[06/02] I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Venezia, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Venezia, hanno tratto in arresto due veneziani, Daniele Z. del '69 e Alessandro S. del’76, ritenuti responsabili della rapina commessa lo scorso 16 Gennaio ai danni della tabaccheria di Calle dei Boteri, a San Polo.
Quel pomeriggio intorno alle 15,00 due persone parzialmente camuffate con una calza in nylon e bavero dei giubbotti, dopo aver immobilizzato la commessa minacciandola con un taglierino, si erano fatti consegnare il denaro contenuto nella cassa, circa 1200 Euro. Subito dopo partiva la fuga fulminea per le calli facendo perdere le loro tracce.Arrivati sul posto, i Carabinieri del Pronto Intervento del Nucleo Natanti e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Venezia, hanno eseguito tutti i rilievi tecnici ed hanno acquisito i filmati del sistema interno di videosorveglianza.
Le attività di ricerca sono state minuziose in questi giorni. In particolare il raffronto fra i fotogrammi raccolti nella tabaccheria e quelli ricavati da altri circuiti di videosorveglianza posizionati nelle vicinanze hanno consentito di “far quadrare” il cerchio e di raccogliere incontrovertibili indizi.A questo punto i Carabinieri hanno avviato una particolareggiata indagine finalizzata alla ricerca dei potenziali responsabili dei “colpi” messi a segno a Venezia negli ultimi tempi, partendo dal presupposto che solo qualcuno del posto poteva selezionare gli obiettivi con tanta selettività (i negozi oggetto di rapina risiedono quasi tutti nei sestieri di San Polo ed in quello di Dorsoduro) e soprattutto con la possibilità di far perdere immediatamente e con sicurezza le proprie tracce con una rapidità da esperti.
Un accurato screening tra sospetti ha fatto emergere i nominativi di due soggetti, che anche per caratteristiche fisiche corrispondevano alle descrizioni. E' inziata quindi una delicata fase di attività di pedinamento con cui sono stati raccolti ulteriori elementi utili e decisivi per richiedere all’autorità giudiziaria l’emissione dei provvedimenti restrittivi eseguiti nelle prime ore della mattina di oggi.
Le perquisizioni effettuate contemporaneamente alla notifica dei provvedimenti hanno consentito di rinvenire in casa di uno degli arrestati poco più di 1000 euro in contanti di cui più di 200 in moneta, e di sequestrare ulteriori oggetti ritenuti molto utili per il prosieguo delle indagini, che verranno ulteriormente intensificate anche in coordinamento con la Polizia di Stato, allo scopo di identificare gli autori degli altri "colpi" commessi negli ultimi tempi in centro storico.
Giorgia Pradolin
