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Agricoltori contro la guerra: protesta di Coldiretti a Forte Marghera

La movimentazione nazionale di Coldiretti questa mattina a Forte Marghera.

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Agricoltori contro la guerra: la movimentazione nazionale di Coldiretti per sensibilizzare il Governo sull’attuale crisi economica, energetica e dei prezzi dei prodotti agroalimentari, peggiorata dal conflitto tra Russia e Ucraina, ha fatto tappa questa mattina a Forte Marghera.
Erano circa 800 fra agricoltori, allevatori, florovivaisti, pescatori hanno manifestato con bandiere e cartelli, trattori e animali, per far sentire la loro voce contro il rincaro dei beni energetici, l’aumento dei costi di produzione e la speculazione.
Si registra l’aumento del prezzo del grano e del mais, che non è l’unica conseguenza del conflitto tra la Russia e l’Ucraina: la guerra in Ucraina ha fatto esplodere il caro-concimi, con aumenti fino al 170% che si riflettono anche sulla filiera agroalimentare italiana. Il tutto unito al caro bollette e all’aumento dei prezzi del gasolio.

Una manifestazione, quella di oggi, a cui hanno portato il proprio sostegno numerosi rappresentanti istituzionali a livello regionale e locale: il presidente della Regione Veneto Luca Zaia con l’assessore all’Agricoltura, Federico Caner e numerosi consiglieri regionali. A livello locale il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro con gli assessori Renato Boraso, Massimiliano De Martin, Simone Venturini.

“L’obiettivo – ha spiegato il delegato confederale Marina Montedoro, accompagnata dai presidenti delle sette delegazioni provinciali venete dell’associazione dei coltivatori diretti – è far arrivare al tavolo del Governo le richieste di Coldiretti per aiutare il settore agricolo a proseguire nella sua attività. Tutti i settori dalla zootecnia all’ortofrutta, dalla pesca all’avicoltura stanno vivendo una situazione di grave difficoltà. Eppure, durante i due anni di Covid appena vissuti, ci siamo accorti che senza l’agricoltura il Paese non va avanti”.
Unanime, negli interventi che si sono succeduti sul palco, il riconoscimento del valore dell’agricoltura oltre alla necessità che vengano fissati prezzi equi.

“In questo momento – ha spiegato il presidente Zaia – gli agricoltori stanno producendo sottocosto, hanno perdite ingenti dai loro bilanci, basti pensare che oggi il prezzo del latte è uguale a quello di 40 anni fa, mentre i costi di produzione sono fortemente aumentati. Non possiamo rinunciare alla nostra agricoltura che vale 6 miliardi di euro in Veneto, un settore strategico strettamente legato alla promozione del territorio. Il Governo deve attivare subito un piano Marshall generale per l’agricoltura, ristrutturando i debiti e intervenendo tempestivamente sulla formazione dei prezzi, tutelando gli agricoltori con gli accordi di filiera”.

“La filiera agricola è veramente importante” ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Bisogna dare ascolto alle istanze di Coldiretti per evitare che la campagna non sia più presidiata dalla filiera agricola che garantisce la varietà agronomica, che è la ricchezza italiana. Non solo solidarietà ma un ringraziamento per il presidio ambientale costante. Ora è importante che le ritorsioni contro la Russia che verranno varate dal Governo non ricadano solo sull’Italia”.

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