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Pornografia online & Disturbi sessuali. A cura del dott. Angelo Mercuri

La pornografia online toglie interesse alla sessualità di coppia, per questo molti giovani e giovanissimi sperimentano défaillance nelle relazioni reali. Il parere dello psichiatra - psicoterapeuta.

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Sempre più giovani maschi oggi, perfino adolescenti, si lamentano di scarsa soddisfazione sessuale dovuta a poco desiderio ed eccitazione, difficoltà nel raggiungere l’orgasmo o vari gradi e forme di disfunzione erettile.

Molti se ne fanno un’ossessione, mettendosi continuamente alla prova e facendo del sesso il pensiero prevalente della loro giornata; si recano dall’andrologo che, come prevedibile data la giovane età del paziente, non trova motivazione organiche che possano giustificare i disturbi (problemi circolatori, neurologici, anatomici, ormonali) e conclude che si tratta di disturbi psicologici (o, come si dice, psicogeni) i quali comprendono ansia da prestazione, disturbi ossessivi, depressivi, ansiosi, stress, tutti disturbi effettivamente molto comuni ormai anche tra gli adolescenti. Se poi il giovane paziente sta assumendo psicofarmaci e in particolare antidepressivi

allora lo specialista darà la colpa ad essi; e non è raro a questo punto che entrino nella vita del giovane Viagra e simili, per sostenere l’erezione (ma con scarsissimi risultati). Il giovane si reca allora dallo psicoterapeuta o dallo psichiatra i quali provano a sondare aspetti psicologici e farmacologi ma non sembrano esserci soluzioni: l’anedonia e l’anoressia sessuale persistono.

Ancor oggi che esistono ormai numerosissime pubblicazioni riguardo ai danni da pornografia online molti specialisti non danno ad essa il giusto peso e c’è ancora qualcuno che considera la pornografia online uno stimolo in più per la sessualità purché in dose non eccessiva. Bene, è come dire: la droga non fa male purché non si esageri.

Prima dell’ampia diffusione del porno online gratuito iniziato alla grande nel settembre 2006, la percentuale di giovani maschi sotto i 40 anni con disturbi sessuali era molto bassa; ripescando uno studio del 2002 ad esempio, in era pre-porn hub, si trova una percentuale del 2% di disfunzione erettile mentre nel 2011 (era post-porn-hub) era già salita al 22%. Nel 2012 si trovò un 30% di disfunzione erettile nella fascia 18-24 anni e nel 2014 uno studio trovò che tra i giovanissimi d’età tra i 16 e i 21 anni, il 26% lamentava disfunzione erettile, il 24% scarso desiderio sessuale e l’11% problemi con l’orgasmo. Nel 2016 poi lo stesso studio sempre sulla fascia 16-21 anni fu ripetuto e si trovò addirittura un 45,3% di disfunzione erettile, un 47.9% di bassa soddisfazione sessuale, e un 46,2% di scarso desiderio: una rovina insomma per la sessualità reale; e stiamo parlando di adolescenti e giovanissimi!

Cosa sta dunque succedendo ai giovani maschi europei e americani?

Sembra che responsabile di tanta rovina sia la frequente visione di pornografia online che in sostanza toglie interesse per la sessualità di coppia facendo ad essa una concorrenza sleale. Invariabilmente infatti i giovani e giovanissimi che riferiscono anoressia per il sesso reale continuano a praticare il porno online e a trarne piacere tanto da preferire esso al sesso vero. Questo avviene perché il porno online ha alcune peculiarità rispetto al sesso di coppia:

  • non provoca ansia da prestazione, non è necessario promettere amore e fedeltà, non serve il preservativo e non si rischiano malattie o gravidanze.
  • è possibile soddisfare tutte la fantasie erotiche cosa che non può avvenire nel sesso reale.
  • c’è ogni volta l’elemento novità: l’aspettativa di trovare nuovi filmati ancor più eccitanti dei precedenti amplifica l’attrazione e la dipendenza dal porno virtuale
  • con la visione del porno online le aree cerebrali della gratificazione e del piacere vengono stimolate più intensamente e più a lungo di quanto avviene durante il sesso di coppia; a questo proposito, studi di risonanza magnetica cerebrale funzionale (f-RMN) hanno evidenziato che il cervello di un fruitore abituale di pornografia online è molto simile a quello di un soggetto dipendente dalla cocaina: si accende veramente solo durante la visione di film porno restando molto più spento durante il sesso vero.

Chiaramente, se un diciottenne pur pieno di testosterone e libido guarda quotidianamente filmetti porno estremamente eccitanti e si masturba, che voglia può rimanergli per una pur bella e attraente compagna di scuola?

Ma qual è il limite oltre il quale la pornografia online rovina la sessualità reale?

Un limite standard non c’è, probabilmente ognuno ha il suo anche se uno studio americano del 2015 fatto su studenti diciottenni ha trovato che nel gruppo di chi non guardava mai pornografia tutti avevano un normale desiderio per la sessualità reale, nel gruppo di chi la guardava meno di 1 volta a settimana vi era il 6% di poco interessati al sesso reale e, nel gruppo che la guardava per più di 1 volta alla settimana vi era addirittura il 16% di soggetti poco interessati al sesso di coppia.

Nonostante il sospetto che la maturazione sessuale possa essere compromessa irrimediabilmente dalla visione del porno online durante la pubertà, vi è il dato abbastanza confortante che nei giovani ormai disinteressati al sesso reale per l’eccessiva esposizione al porno online, vi possa essere un ripristino di interesse per la sessualità di coppia sospendendo la visione del porno per alcuni mesi.

A parte la sessualità, internet in generale e soprattutto la realtà di seconda mano delle sue immagini e films, tolgono interesse verso la vita reale, saziando i giovani senza nutrirli e rendendoli assuefatti e stanchi della vita prima ancora di conoscerla. Su questo i genitori dovrebbero fare una seria riflessione dando per primi l’esempio, onde evitare di dover portare figli magari sedicenni già dallo psichiatra.

Un caro saluto ai lettori,

A. Mercuri

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