Un altro nodo cruciale che arriva al pettine: Silvio Berlusconi sarà rinviato a giudizio per la cosiddetta compravendita di senatori all’epoca del secondo governo Prodi, quello stesso tema per cui sul capo dell’ex senatore Sergio De Gregorio pesa la condanna di 20 mesi di reclusione.
Per quella cosiddetta compravendita di senatori (all’epoca si parlava di ‘arruolamenti’ come quando da ragazzi si fanno le squadre di calcio: giochi con me o giochi contro?) ci sarà presto un processo che avrà Silvio Berlusconi come imputato principale. Il gup Amelia Primavera lo ha rinviato a giudizio insieme all’ex editore e direttore del quotidiano l’Avanti Valter Lavitola al termine dell’udienza preliminare in cui il tribunale ha anche accolto la richiesta di patteggiamento dell’ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio reo confesso di essersi fatto corrompere con tre milioni, incassati tra il 2006 e il 2008, e aver cambiato schieramento politico, passando dalle file dell’Italia dei Valori (che sosteneva Prodi) a quelle del Pdl.
la vicenda giudiziaria dell’ex senatore De Gregorio, quindi, è ora chiusa, ma la chiusura stessa da il via libera al percorso di quella per Berlusconi e Lavitola.
La data di apertura del processo è fissata per l’11 febbraio del prossimo anno. E sarà in quel dibattimento, davanti alla quarta sezione penale del tribunale di Napoli, che si entrerà veramente in ogni dettaglio di quella vicenda che all’epoca fu definita da «mercato delle vacche», e che Berlusconi ha sempre negato, anche di fronte alle rivelazioni di De Gregorio.
Paolo Pradolin
[24/10/2013]
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