Ancora proteste per i treni. Pendolari infuriati ieri mattina alla stazione di Mogliano Veneto dove si sono verificati anche lievi malori.
Treni soppressi, vagoni pieni e orari non rispettati, la catena delle testimonianze attraverso web e social si allunga sempre di più.
I pendolari si lamentano di viaggiare “come bestie”, lavoratori e studenti che ogni giorno prendono il treno per raggiungere Mestre e Venezia, testimoniano la calca sui binari e imbottigliamento all’interno degli scompartimenti.
I ritardi o le soppressioni dell’ultimo momento sono un altro tema scottante (non nuovo, in realtà) e quando il treno arriva pensare di trovare un posto a sedere è un’utopia, ma si fa fatica persino a entrare.
I disagi cominciano la mattina presto: il regionale delle 7,36 alla stazione di Mogliano, spesso in ritardo, arriva già pieno. A Mogliano lo attendono centinaia di persone, anche per il ritardo dell’interregionale delle 7,25, ed è un vero e proprio assalto al convoglio.
Oltre ai lavoratori e agli studenti che arrivano tardi al lavoro o a scuola, che la situazione non esploda in qualcosa di grave è una specie di miracolo, dicono le testimonianze, e comunque una signora ieri è stata colta da malore e le cause non possono essere che quelle ambientali.
Paolo Pradolin
07/10/2014
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