Ancora manette sventolate in un’aula di governo. Questa volta davanti al ministro Anna Maria Cancellieriin occasione del voto di fiducia sulla conversione in legge del decreto svuota carceri. Il gesto più evidente è quello del leghista Gianluca Buonanno che depositava un paio di manette sul banco del governo, di fronte alla Guardasigilli.
Seduta sospesa prima della conta e della votazione, disordinie poi i voti: vittoria dei sì: 347 (i no sono stati 200).
Incassata la fiducia il governo attende ora il sì definitivo che dovrebbe arrivare questa sera. Poi il decreto tornerà al Senato per un breve passaggio del testo che ha subito modifiche. Ulteriore passaggio sarà l’esame delle parole di Napolitano. È attesa proprio in questi giorni la discussione sul messaggio del capo dello Stato inviato alle Camere, lo scorso 15 ottobre, in favore di un atto di clemenza verso i detenuti che nel sovraffollamento versano in condizioni «umilianti». In un momento non proprio propizio, visti i rapporti roventi tra maggioranza e opposizione, si tornerà dunque a parlare di indulto e amnistia.
Il Movimento Cinque Stelle gridava ieri all’«indulto mascherato» contro il decreto che prevede una liberazione anticipata speciale di 75 giorni (invece di 45) in meno per ogni semestre di pena scontata. Ad esclusione dei condannati per mafia o gravi delitti (come omicidio, violenza sessuale, rapina aggravata ed estorsione).
Alzato il limite di pena di un anno che consente l’affidamento in prova ai servizi sociali. Si potrà scontare presso il domicilio la pena detentiva non superiore a 18 mesi, se non ci sono delitti gravi, pericolo di fuga o persone offese da tutelare. È ampliata la possibilità di espulsione come misura alternativa per i detenuti stranieri. Mano più lieve con i piccoli spacciatori. E il braccialetto elettronico sarà una regola e non un’eccezione.
Opposti i motivi del dissenso. Se per il M5S e la Lega è un «favore ai criminali», per Sel «non svuota un bel nulla».
Al momento del voto i leghisti hanno esposto cartelli «No al libera-criminali». I deputati del M5S, invece, hanno votato tenendo alta con la mano una copia del regolamento.
Paolo Pradolin
[05/02/2014]
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