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Papa Francesco, contraccezione possibile. Le posizioni della Chiesa negli anni

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Papa Francesco, contraccezione possibile. Le posizioni della Chiesa negli anni

Papa Francesco, contraccezione possibile. Papa Bergoglio ha stupito ieri di nuovo, come quando parla da persona comune: l’aborto no ma, se proprio è necessario, è possibile optare per la contraccezione.
Papa Francesco, sull’aereo papale, di ritorno dal Messico, rispondendo ad una domanda sul virus Zika ha riaperto la questione del rapporto tra Chiesa e anticoncezionali. Tema difficile per la Chiesa che attraversa tutti gli ultimi pontificati da Paolo VI in poi.

Bergoglio cita proprio Papa Montini: “Paolo VI, il grande, in una situazione difficile in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncezionali nei casi di violenza”.
“L’aborto non è un male minore, è un crimine, è fare fuori per salvare, quello che fa la mafia: è un crimine è un male assoluto. Sul male minore, evitare la gravidanza, parliamo in termini di conflitti tra il quinto e il sesto comandamento. Evitare la gravidanza non è un male assoluto – sono le parole usate dal Papa -. In certi casi, come questo del virus Zika, o come quello che ho nominato, il beato Paolo VI, era chiaro”.

Paolo VI però è anche il pontefice della contestatissima enciclica Humanae Vitae (uscita nel 1968, l’anno delle proteste giovanili e della liberazione sessuale), nella quale, decidendo anche contro la maggioranza della commissione di studio appositamente costituta, decretò illecito per gli sposi cattolici l’utilizzo degli anticoncezionali di origine chimica o artificiale.

Si era invece interrogato sugli anticoncezionali il vescovo Albino Luciani, poi diventato Papa Giovanni Paolo I. Osservando la povertà delle famiglie, si chiedeva se non potesse essere una soluzione per avere meno bocche da sfamare. Ma dopo l’enciclica di Paolo VI scelse la strada dell’obbedienza e della lealtà assoluta al Papa e mise da parte per sempre i suoi dubbi.

Più controverso il tema nelle parole di Papa Benedetto XVI. Se nel marzo del 2009, in occasione di un viaggio in Africa, si trovò a dire che l’epidemia di Aids “non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi”, l’anno dopo, nel libro-intervista con il giornalista tedesco Peter Seewald, ‘Luce del mondo’, di fatto corresse parzialmente il tiro: il profilattico non è il modo “vero e proprio” per vincere l’Aids, ma in “singoli casi” può essere “giustificato”, come quando a utilizzarlo è “una prostituta”.

Linea sempre coerente invece per Giovanni Paolo II: nel suo lungo pontificato, nonostante le aspettative e le richieste espresse sopratutto dalle società più avanzate, Wojtyla non ha mai ceduto su nulla in questa materia e ripetuti furono i suoi ‘no’ all’aborto, ma anche alla contraccezione, come al divorzio, alle relazioni di fatto, all’amore omosessuale.

Paolo Pradolin
19/02/2016

(cod papagravi)

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