[29/01] Nonostante il freddo dell'altra sera, un gremito teatro universitario Giovanni Poli presso l' Università Ca’ Foscari di Venezia ha decretato una serata di successo per la prima teatrale di "Frammenti", spettacolo teatrale realizzato dagli studenti Iuav - Facoltà Design e Arti in collaborazione dell' Università Ca’Foscari.
“...un giorno la Follia invitò i sentimenti a prendere un caffè da lei, poi propose “Si gioca a nascondino?”Questa storiella introduce lo spettacolo iniettando lo spettatore subito in quello che sarà il tema principale della performance. L'amore, quello che porta alla follia, quello senza il quale uno non riesce a vivere, “l'amore che strappa i capelli” di De Andrè, quello che sfugge al controllo della ragione, è il tema di "Frammenti". I frammenti sono quelli di una vita, tenuti insieme dal ricordo, accompagnati dal dolore che ha condotto alla follia.
La protagonista è Psiche, una donna impazzita a causa di un amore infelice.Il mito dà tanti esempi, quando si pensa alla passione amorosa impossibile che porta a uscir di senno. Vengono in mente Fedra e Medea, ma altri nomi affollano la letteratura, Didone, Alcesti, Agamennone e la lista potrebbe andare all'infinito.
Con il suo “Amor ch' a nullo amato amar perdona”, anche Dante sottolineava la forza travolgente dell'amore, e questo tipo di amore ha portato i protagonisti di questa performance tra le mura di un manicomio, dove è ambientata, a consumare il resto della loro vita spezzata.Questo lavoro innanzitutto vuole essere un omaggio ad Alda Merini, una straordinaria poetessa vissuta in bilico tra arte e follia. Ma non c'è solo la sua voce, altri che hanno parlato d'amore nelle loro opere come Shakespeare, Apuleio, Patrizia Cavalli, Janet Frame e Anna Toscano vengono assurti a simbolo della disperazione che attanaglia i folli di "Frammenti".
Nello spettacolo vi è anche la citazione cinematografica di un episodio che vede una Anna Magnani struggente alle prese con la sua storia d'amore che sta finendo, tratto dal film “La voce umana” di Rossellini, oltre a un riferimento al grande cinema di Kitano.
"I personaggi sono vestiti di bianco, colore nel suo essere un non colore, da sempre paragonato alla purezza, una luce che appare negli incubi notturni, una lacrima, un dolce gesto inatteso, un bacio gettato al vento, una bandiera votata alla resa. Scenograficamente il bianco rappresenta il colore del manicomio. Sul palco vi sono tanti matti e ognuno di loro è caratterizzato da un'azione ossessiva che li accompagnerà dall'inizio alla fine dello spettacolo. Ogni azione è legata a un trascorso " racconta Tina Violic, regista dell'opera teatrale.Un'opera piacevole, per nulla ripetitiva, che coinvolge lo spettatore fin dalle prime battute e lo accompagna alla fine senza mai lasciare spazio alla noia o alla banalità .
Tra i bravissimi attori presenti anche Cesare Colonnese, noto attore veneziano (a sinistra nella foto) che al suo debutto teatrale riesce a regalare emozioni alla platea.
Le repliche di "Frammenti" sono previste a Venezia per marzo e maggio 2010 .Andrea Di Centa
Ottima la prima di Frammenti opera teatrale sull'amore
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