Il Veneto è costretto a sospendere ulteriori attività chirurgiche a causa della concentrazione di risorse richieste dagli aumenti di casi Covid e dalle risorse richieste dalle campagne di vaccinazione e tracciamento.
Lo ha reso noto Luciano Flor, direttore generale della Sanità della Regione Veneto con una circolare martedì sera.
Con questa iniziativa, che riguarda tutti gli ospedali della regione, sono interrotte attività giornaliere e settimanali di intervento medico e chirurgico. La decisione è stata presa, conferma Flor, per recuperare temporaneamente personale da destinare a vaccinazioni, tamponi e tracciamenti Covid.
Nel dettaglio, il documento di questa sera del dott. Flor:
“dispone la sospensione delle attività di chirurgia programmata per le quali è previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria e la riduzione dell’attività programmata in ambito internistico, con le eccezioni già richiamate nella nota prot. n. 474775/2020 (es. attività non rinviabile in considerazione del quadro clinico e per la quale la prognosi e le gravi conseguenze cliniche sono fortemente influenzate dalla tempistica di diagnosi e intervento, chirurgia oncologica, etc.).
“Le SS.LL. (il personale sanitario, ndr) garantiranno la disponibilità di utilizzo di tutti i posti letto previsti dal piano di emergenza”.
“Si dispone anche la sospensione dell’attività di specialistica ambulatoriale delle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, ad eccezione delle prestazioni con priorità U e B, garantendo, sia come prime visite specialistiche che di controllo, l’attività in ambito materno-infantile, oncologico, malattie rare e le attività ritenute non rinviabili in considerazione del quadro clinico dei pazienti”.
Il documento completo a questo link