La Giunta Zaccariotto su proposta dell’assessore provinciale ai trasporti Giacomo Grandolfo ha discusso circa la proposta di articolare l’insegnamento scolastico su cinque giorni settimanali anziché sei con rimodulazione degli orari scolastici e dei servizi di trasporto pubblico ad essi collegati.
La scorso 6 marzo si è tenuta una riunione con gli assessori provinciali all’Istruzione e alla Mobilità su richiesta dei dirigenti scolastici delle scuole di Venezia terraferma, durante la quale i dirigenti hanno evidenziato la possibilità di attuare l’articolazione dell’orario scolastico su cinque giorni, per effetto dell’entrata a regime della riforma dell’organizzazione scolastica. Le scuole del polo di Mestre, di San Donà di Piave e di Portogruaro (ad eccezione del liceo XXV Aprile) il prossimo anno scolastico daranno quindi il via a questa sperimentazione.
I risparmi stimati sarebbero quindi di 332 mila euro, in particolare per la zona del Veneto orientale, dove si stimano 100 mila chilometri all’anno in meno, pari a 140 mila euro risparmiati; per la zona di Mestre dal servizio extraurbano circa 15 mila chilometri in meno, con un risparmio di circa 25 mila euro; per il servizio urbano circa 31 mila chilometri in meno con un risparmio di circa 97 mila euro annui.
Inoltre questa scelta comporterebbe negli edifici scolastici tagli significativi alle spese di riscaldamento, luce e acqua per circa 70 mila euro all’anno. L’orario per questi poli scolastici diventerebbe quindi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 con un giorno di rientro pomeridiano dalle 14.30 e uscita compresa tra le 16.15 e le 16.30.
Presidente Francesca Zaccariotto: «Si tratta di un intervento assolutamente innovativo a livello regionale, frutto della volontà condivisa della Giunta, del buon coordinamento fra gli uffici provinciali all’istruzione, trasporti ed edilizia scolastica, ma anche dell’ottima collaborazione con i dirigenti scolastici. Inoltre è un progetto sostenibile a 360 gradi, con vantaggi evidenti che non riguardano solo l’aspetto finanziario, per i drastici tagli ai costi di gestione, ma anche l’ambiente per il minore impatto di sostanze inquinanti dovute al trasporto e al riscaldamento degli edifici scolastici, e per le famiglie e il tempo libero, perché consentirà ai nostri ragazzi più tempo con i propri familiari».
Redazione
[26/05/2014]
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Ma siete proprio sicuri che queste cifre siano un grandissimo risparmio, rapportato al numero di studenti coinvolti? E poi il sabato visto che tutti (anche quelli che lavorano il sabato e magari la domenica, e non dono pochi) tutti sono a casa, ovviamente si gira in bici x non inquinare (il sabato). E tutto ciò x aver + tempo libero in famiglia….. e le attività sportive dei figli? Quando le facciamo? Di sabato…..ovviamente….e in bicicletta….oppure di notte….e in famiglia….buoni risparmi a tutti…..