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Oggetti smarriti e dimenticati sui vaporetti di Venezia: il 62% viene recuperato

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Oggetti smarriti e dimenticati sui vaporetti di Venezia che molto spesso ritornano a casa dei legittimi proprietari (62% di successo) a volte accompagnati da storie di umana sensibilità. Ad esempio, una commovente storia ha coinvolto una turista tedesca a Venezia. La donna ha ricevuto la notizia del ritrovamento della sua borsa contenente le preziose foto dei suoi figli ed è scoppiata in un pianto liberatorio. E’ solo uno degli episodi che fa parte di una lunga tradizione di storie di oggetti smarriti e recuperati dai dipendenti di Avm e Actv.

Circa 3.000 oggetti vengono ritrovati ogni anno in vaporetti, motoscafi e negli autobus, e il 62% di essi viene recuperato e restituito ai legittimi proprietari. Tra gli oggetti smarriti, c’è un vasto assortimento degli accessori umani che va da zaini, valigie, portafogli, cellulari, monopattini, passeggini a persino radiografie. Oggetti che vanno oltre la loro natura materiale, diventando testimonianze di storie, emozioni e frammenti di vita.

L’ufficio che gestisce questi ritrovamenti è un vero e proprio crocevia di narrazioni, dove si intrecciano mille storie di persone che hanno perso qualcosa di valore, ma anche qualcosa di sentimentalmente irripetibile. I dati relativi al 2023 confermano che su 2.926 oggetti ritrovati, il 62% è stato restituito direttamente dai dipendenti di Avm ai legittimi proprietari, il restante 38% è stato consegnato all’ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Venezia per gli adempimenti normativi.

Sia i residenti locali che i pendolari, insieme a turisti italiani e stranieri, elogiano il personale di Avm e Actv per l’efficienza e la prontezza con cui sono stati in grado di restituire i loro beni smarriti. La classifica degli oggetti dimenticati rivela che al primo posto ci sono trolley e valigie (631 casi), seguiti da cellulari (311), portafogli (282), chiavi (158), passaporti e documenti (110), occhiali da sole e da vista (108).

Ogni oggetto smarrito racconta una storia, e molte di esse hanno un lieto fine. Un esempio è lo zaino nero della Nike, dimenticato su un battello da una coppia brasiliana. All’interno c’erano indumenti, un notebook e, soprattutto, i passaporti della coppia pronti per il loro viaggio di ritorno. Grazie alla cura del personale Avm, i turisti sono riusciti a capire dove era rimasto lo zaino e a recuperarlo, in tempo per prendere il volo di ritorno.

Nel tragitto Venezia-Padova, un altro significativo ritrovamento riguardava una cartellina scolastica all’interno di un autobus, contenente disegni e materiale di educazione artistica. I genitori hanno recuperato la cartellina, tranquillizzando la giovane studente che l’ha potuta riavere pochi minuti prima dell’inizio delle lezioni, assicurandosi che il compito scolastico fosse completato senza intoppi.

In un mondo in cui la fretta spesso prevale, queste storie di solidarietà e prontezza nel restituire gli oggetti smarriti ci ricordano che dietro ogni oggetto c’è una storia umana, e che l’attenzione e l’efficienza possono fare la differenza nella vita quotidiana delle persone.

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