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“I veneziani? Sono perennemente arrabbiati, scontrosi, saccenti, volgari, prepotenti, sono cattivi nell’animo. Colpa dei turisti? No, sono così da sempre”. La lettera

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Sono veneto e conosco bene Venezia, ci ho vissuto 4 anni da studente e posso solo dar ragione a chi dice che il male di Ve sono i veneziani. Sono perennemente arrabbiati, scontrosi, saccenti, volgari, prepotenti: sono cattivi nell’animo. Colpa dei turisti? no, sono così da sempre. La loro è quella boria di pensare di appartenere ai discendenti della repubblica di S. Marco, sono i cittadini del capoluogo di regione, sono gli abitanti della mitica Venezia. Conosco molto bene la loro storia e cultura e posso affermare che loro in gran parte non la conoscono.

È vero i turisti sono una grande seccatura ma questo problema nasce dal fatto che l’amministrazione fa ben poco per regolamentarli perché portano una pacca di denaro, soprattutto l’attracco delle navi arricchisce le casse del comune. L’entrata in città a numero chiuso sarebbe una gran cosa ma a quanto pare è stata già rinviata…. chissà perché.

Cmq ho assistito a scene vergognose: 2 turisti, fuori della stazione ferroviaria, chiedendo ad una signora veneziana in che direzione fosse s. Marco venivano indirizzati vs p.zzale Roma; ho provveduto poi io ad inviarli per la strada giusta; ho incontrato 2 studentesse che da un paio d ore giravano in tondo senza riuscire a raggiungere Cà Foscari perché gli davano indicazioni volutamente errate.

Il punto è che non solo i turisti sono detestati ma anche gli studenti. Io stesso, o meglio il mio borsone, è stato numerose volte preso a pedate volutamente quando ero in vaporetto ma grazie alla mia stazza e alla mia antipatia vs le persone arroganti ho sempre provveduto a fargli abbassare la cresta.

Per non parlare dell igiene del veneziano: mentre attendevo in ristorante che mi portassero la comanda ho dovuto assistere all’uccisione a calci di un ratto da parte del titolare che poi l’ha raccolto a mani nude, è uscito e l’ha gettato nel canale e guardando il mio sguardo allibito ha esclamato ”beh? semo a venessia…” e parlo del ponte dei ss. Apostoli.

Un’abitante di Venezia, che odiava i turisti, mi disse di parlare in dialetto quando entravo nei negozi perché sarebbe stato un deterrente ad applicarmi la tariffa da turista anche se so che il mio accento da fuori provincia avrebbe sortito l effetto contrario…. eh si perché i signori di Venezia detestano anche i Veneti che non appartengono alla loro provincia.

Io mi sono fatto un’idea su questi cittadini: appartengono ad una loro “isola stato”, non sono né veneti né italiani.

S.
(lettera firmata)

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74 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. La guerra tra poveri non e’ mai servita a nessuno.
    Invece di farci la guerra (veneziani e non) e’ il caso di scendere in piazza e pretendere dai politici che venga realizzato quanto chiediamo da anni.
    La frustrazione sia di chi vive a Venezia (come il sottoscritto) sia di chi la frequenta da turista e’ la stessa.
    VENEZIA E’ PATRIMONIO DEL MONDO e va salvaguardata innanzitutto dalla maleducazione che non ha confini.
    Dobbiamo tutti smetterla di essere fondamentalmente provinciali e pensare in Grande
    Basi e struchi

    • Venezia patrimonio del mondo ? anche no ! Venezia deve essere solo dei veneziani, e chi viene da tutto il mondo, deve sottostare alle nostre regole, no il contrario. altro che vogliamoci tanto bene siamo tutti fratelli, io lo detesto mio fratello, pensa se posso essere tollerante con uno che arriva dal……. e pensa di fare quello che vuole a casa nostra ( dei veneziani ), come ha scritto il Dott.C l’autore della lettera è sicuramente falso. Shylock the first

  2. Ha ragione su tutto… ma noi veneziani siamo superiori a tutti. Provinciali. Chiusi nella ns città dalla quale non usciamo mai. E ci va bene così!!! Per cui grazie x i complimenti.

  3. Lo diciamo al “signor S.” che la maggior parte di coloro che si spacciano per veneziani sono figli delle servette venute dalla campagna negli anni ’50 e ’60, quelle che nei filmetti dell’epoca si trovavano coi soldatini?

  4. Io invece spezzo una lancia a favore degli studenti EDUCATI, che schiamazzano, vomitano, fanno a botte, urlano di notte e riempiono di spazzatura da S. Margherita a Campo bella Vienna, passando poi per F.dm dei Tolentini che in coda al baretto non si preoccupano nemmeno di chi deve transitare con il rischio di rovesciare addosso il bicchiere, seduti sulla gradinata della chiesa con i bicchieri in mano a sbaciucchiarsi senza rispetto del luogo e minacciando chi si lamenta, seduti anche sui gradini della scalinata d’acqua incuranti delle pantegane. Spezzo una lancia a chi ha distribuito gli appartamenti a loro affittati e a come riducono gli ostelli. Vecio, prima de parlar tasi.

  5. Penso che leggere un buon libro servirebbe a chi usa il proprio tempo a scrivere solo per sentirsi realizzato.purtroppo pubblicare certe lettere non è fare informazione costruttiva ma è stimolare rabbia fra le persone.mi dispiace di aver perso tempo a leggere !!!

  6. Credo la verità stia nel mezzo. Vivo a Venezia da 11 anni e ho lavorato per i primi 10 in un hotel veneziano. Mi sono integrato molto bene grazie anche all’ospitalità di alcuni veneziani e credo che chi abbia inviato la lettera che stiamo commentando abbia estremizzato generalizzando un po’ troppo.
    Ma anche io ho avuto e continuo ad avere esperienze negative che mi riconducono più alla saccenza di molti e alla convinzione che l’essere Veneziani sia un valore assoluto, e questo denota soltanto un forte campanilismo. Molti veneziani purtroppo si pongono in modo scortese con i clienti non veneziani, forse anche per il fatto che sanno che comunque ne saranno sempre pieni, qualunque sia il loro comportamento (non rischiano di chiudere l’attività per delle recensioni negative).
    Una delle frasi che mi irrita maggiormente e che denota una scarsa autocritica è “se non ti va bene vai altrove”…questo fa capire molte cose.
    Un’altro comportamento che mi ha sempre infastidito è la perenne lamentela verso i comportamenti sbagliati degli altri: ho assistito più di una volta a scene nelle quali chi si lamentava della mancanza di rispetto della città da parte dei turisti, era la stessa persona che gettava la cicca o il sacchetto con gli escrementi del cane nel canale…come si può pretendere rispetto se i primi a non rispettare la città sono i propri abitanti?
    Detto questo, per fortuna conosco anche molti veneziani accoglienti, umili, lavoratori, autocritici e gentili.
    Non facciamo di tutta l’erba un fascio, né in un senso, né nell’altro

    • Condivido quello che hai scritto. Un veneziano da tre generazioni trapiantato a Milano da molti anni ma con Venezia e il siìuo dialetto sempre presenti e quando posso lo pratico con 2 amici veneziani che abitan qui. Essere “figli del Doge” è una grandissima stronzata.
      Condivido pienamente. Un saluto.

    • Vivo a Venezia da 10 anni e confermo. Sono delle grandissime me*de, razzisti, arroganti, alcolizzati, attaccabrighe, e nullafacenti. GENTAGLIA.
      GRAZIE A DIO SONO QUASI ESTINTI.

      • Ciao Giancarlo,
        se vuoi ti do il mio numero di telefono e ci troviamo a bere uno spritz. Te lo offro io. Uno solo, pero’, perche’ non sono alcolizzato, non sono attaccabrighe, ecc.
        SONO VENEZIANO ED ORGOGLIOSO DI ESSERLO
        e ne conosco tantissimi. Se vuoi organizziamo una festa.
        Generalizzare e’ sempre sbagliato e la guerra tra poveri fa male solo ai poveri
        Basi e struchi

  7. E’ quello che dico io, dobbiamo mandare a fare in c**o tutti gli studenti,e tutti i campagnoli, mandiamoli tutti a mestre o a padova, questo poi che ha scritto questa lettera deve essere proprio una persona molto simpatica, dice : ” grazie alla mia stazza e alla mia antipatia vs le persone arroganti ho sempre provveduto a fargli abbassare la cresta”, si vede che non ha ancora trovato un vero veneziano, mio caro, pure io mi firmo con un’altro nome, ma non ho mai offeso come stai facendo tu, troppo comodo da dietro la tastiera, se non ti piace Venezia non ci venire, resta a casa tua, riguardo ai topi cosa doveva fare il ristoratore ? doveva chiamare la protezione animali ? forse doveva servirtelo come coniglio, come fanno dalle parti tue.Spero davvero si possa dividere Venezia dalla terraferma, e farvi pagare 100 euro solo per mettere piede a casa nostra, hai capito, è casa nostra. Shylock the first

    • Rimango allibita dai suoi commenti! Lei usa le parole con lo stesso garbo a cui ai riferiva l’ isolano per definire il modo di fare di alcuni veneziani. Guarda caso anche lei include nel suo commento la frase che più preferite “state a casa vostra” in alternativa “andate da un altra parte”. E ve lo meritereste di vivere chiusi nel “vostre ” isole che si salvano grazie alle tasse che abbiamo pagato tutti per il Moose, nei “vostri” negozi venduti a cingalesi, indiani, cinesi e chi più ne ha più ne metta che sarebbero vuoti senza gli odiati turisti e studenti, per non parlare degli scantinati e camere dove non entra il sole manco a spinta, affittati a caro prezzo perché Venessia è Venessia! E cosa dire della carenza cronica di posti dove potersi sedere in pace, senza consumare a caro prezzo anche l acqua, e vi lamentate che le persone si siedono sugli scalini! Sono venuta più volte a visitare la città evitando le date e i luoghi più gettonati ma ovunque sia andata difficilmente trovavo cestini che non fossero già stracolmi al punto da riportarmi nello zaino la spazzatura nella camera. Ma un minimo di coerenza cari veneziani. Casa vostra si, mantenuta con i soldi di altri. E lei si chiede cosa avrebbe dovuto fare quel cameriere con il topo? Ridicolizza che avrebbe dovuto servirlo per cena? Ma si rende conto di quanto rancore e cattiveria si percepisce dalle sue parole? Fortunatamente ho incontrato anche persone con garbo e rispetto umano che mi hanno motivato per le successive visite. Ma al di là di poche eccezioni rimane il fatto che uno dei problemi della città sia la mancanza di accoglienza che i residenti dimostrano ai visitatori, ed è inutile negarlo dato che si evince da molti dei vostri interventi.

    • Shylock…te si el classico venessian caga in acqua.
      Fora da Venezia no te si gnente, de cossa ti te lamenti?
      A verità ze che gavì i mo*ti cani indosso e no ve cambia nissuni, sparonsoni e prepotenti.
      (a proposito ti sâ chi che jera Shylock e Daniele Manin??? bacaeá!)

    • Il tono e il contenuto della sua risposta non fanno altro che confermare l’analisi fatta dallo studente. Se voleva dimostrare che fossero cattive illazioni, non c’è riuscito, anzi ne da’ conferma. Saluti

  8. I veneziani ed i veneti hanno un difetto sono troppo creduloni. L’ hanno votato assieme al suo amico eletto sindaco di Venezia che ha detto di essere del centro destra altrimenti dopo lo scandalo Mose non sarebbe stato votato e rivotato per strategia. Non hanno candidato nessun “politico” di spicco, quindi non ha avuto antagonisti. Ecco chi ha dato il colpo di grazia a Venezia, città ormai morta. Se siamo a volte intolleranti vari motivi li abbiamo. Il Veneto e Venezia sono stati distrutti. Si vive di produzione di Prosecco e grazie al Prosecco ci avveleniamo con l’acqua al Pfas che arriva a Venezia dal Sile. Perciò cari dissacratori di Venezia statevene alla larga che se non ci venite non piangiamo.

  9. L’ unica cosa di giusto che hai scritto nella lettera sono le ultime 2 righe; é vero non siamo né veneti né italiani, d’altronde 1500 anni di storia non si cancellano con soli 160 anni di occupazione italiana .

  10. Dio santo, ma ti sente quando parli? O spari sempre serie di sproloqui senza sapere quello che dici?
    Saremo “arrabbiati, scontrosi, saccenti, volgari, prepotenti, sono cattivi nell’animo” e “così da sempre” ma voi turisti e studenti rompete proprio i maroni.
    Quante volte non pis*iate sull’uscio degli altri dopo essere usciti da quei festini che tanto adorate o dagli happy hour? Noi avevamo i “festini buei”, ma non andavamo a vomitare sulle porte dei veneziani. Che dire poi di quado camminate per la strada in piena notte pensando che nessuno vi senta e svegliate tutti quelli che abitano lungo la vostra strada con le vostre urla giovanili e disumane?
    Mioo caro, qui di strafottente ci sei solo tu e ti dimostri veramente ingrato verso una città che ti ha ospitato. Venezia è una città sacra, dal punto di vista artistico e culturale, una città costruita con il sangue e il sudore, amata e bistrattata e da veneziana non permetto che cafoni come te parlino male di chi ci abita.
    Su una cosa devo darti ragione, però. Sulle pantegane nei ristoranti. Visto anch’io con i miei occhi uno stuolo di pantegane che facevano tranquille il listone in una corte di pertinenza di un ristorante in pieno centro e che dall’esterno si presenta… elegante.
    Tirando un po’ le fila sulle monate che hai detto, ti sfido a vivere a Venezia alzandoti ogni mattina alla 7,00 per andare al lavoro e sopportare tutto quello che sopportiamo noi: rumori nottruni, straffottenza di studenti e turisti, guide che non sanno incolonnare i loro turisti inebetiti da un’atmosfera cui non sono abituati, la maria che vi fumate voi studenti dalla mattina alla sera (ed il resto del tempo lo passate dormendo per smaltirla), le urine e le defecazioni che ci troviamo per la strada, la cafoneria che dobbiamo sopportare ogni volta che dobbiamo andare al lavoro, tanto che durante il we o siamo costretti a stare a casa, o dobbiamo andare fuori Ve per rilassarci un po’. E in tutto questo, abbiamo un mayor che non fa nulla per Venezia, ma favorisce la politica di svuotamento dei residenti per interesse.
    Insomma, più che maleducati, direi che siamo stufi, bistrattati ma non saremo mai rassegnati. Forse faremo la fine dei dinosauri, ma con onore. Tu invece sei uno che sputa nel piatto dove mangi. Mi spiace non averlo fatto io personalmente, cafone!

    • Brava,sono pienamente d’accordo,se hanno preso a calci il tuo borsone vuol dire che,come fanno tutti,l’avevi lasciato in mezzo ai Maroni senza curarti che poteva creare intralcio,perché, diciamola tutta,chi viene a Venezia,non si pone il problema di lasciare valigie,borsoni e zaini dove la gente deve passare.Siete tutti col naso per aria e pensate di essere soli nelle strade e nei vaporetti,andate addosso alla gente senza nemmeno chiedere scusa,oppure girate e camminate con gli occhi sul cellulare senza porvi il problema che ci sono altre persone intorno a voi.Provate a vivere in questa città travolta da orde di barbari che occupano tutta la strada nel loro senso di marcia e se tu devi andare nel senso opposto devi arrampicarti sui muri per procedere perché non ti lasciano nemmeno un centimetro per muoverti,tanto loro portano soldi,quindi gli e’ tutto dovuto e permesso

  11. Lettera piena di pregiudizi e di stereotipi …..
    Fino a pochi decenni fa eravamo abituati bene , il numero dei turisti era esponenzialmente minore e venivano tutti trattati bene perché solitamente ritornavano, molte volte nascevano amicizie che duravano per sempre ….oggi non è più così arrivano in milioni e la maggior parte ci viene una sola volta ….entrano nei negozi senza salutare toccano tutto e poi se ne vanno sempre senza salutare , e bisogna stare attenti perché capita che rubano qualcosa , e poi come possiamo vedere tutti i giorni ne fanno di tutti i colori …. Certo che siamo arrabbiati e ci comportiamo male con chi si comporta male ma siamo sempre gentili e accoglienti con chi si comporta bene , con chi saluta prima di chiederti un informazione e poi ti ringrazia……

  12. Da Veneziano fa male, molto male sentire che c’è chi pensa queste cose di te. Io non mi vedo assolutamente ne cattivo,ne arrogante ma soprattutto non sono Razzista, anzi sono molto servizievole col prossimo. Inizio col dire che se un turista alla stazione di Santa Lucia mi dovesse chiedere le indicazioni per andare a San Marco, gli consiglierei di prendere gli innumerevoli mezzi pubblici, inoltre faccio notare che mai come in questo caso, il famoso detto “tutte le strade portano a Roma” si addice. Ci sono indicazioni in ogni angolo di strada che indicano S. Marco – Rialto e viceversa. Non vedo ratti per strada da quando ero bambino (a differenza di molte città “pulite e civilizzate che fanno vedere nei TG con montagne di spazzatura e cittadini per bene che contribuiscono a aumentare gettando tutte le mattine la propria dal finestrino della vettura) ed ora ho 65 anni. Poi mi si deve spiegare perché sia così male ad essere fieri di essere VENEZIANI, perché i Romani lo possono essere e noi no, abbiamo alle spalle un mare di storia da portare nel mondo con orgoglio e consapevolezza che i nostri avi hanno saputo creare. Da una palude 1500 anni fa, con dei pali piantati nel fango è stata creata la città più bella del mondo e ne terremoti ne ne avversità alcuna hanno intaccato. Forse è male essere fieri di questo e difenderlo da masse turistiche che giornalmente vengono a deturpare? Mi sento di dare un consiglio a tutti quelli che vogliono venire a vedere la mia magnifica VENEZIA, venite tranquilli col sorriso in bocca, non è vero che il veneziano è privilegiato nei prezzi dei negozi, spendiamo quanto il turista (forse proprio per questo alcuni devono andare in terraferma), non è vero che diamo indicazioni sbagliate, è che è difficile a volte spiegare la strada Venezia assomiglia a un labirinto (non a caso ci sono migliaia di indicazioni ad ogni angolo dì strada). In quale città turistica Italiana non c’è chi si approfitta del turismo? Faccio dei piccoli esempi, taxi a Roma, Milano. Parcheggiatori in tutte le città del Sud, da noi taxi abusivo che al massimo ti scarica due canali prima del centro per non essere pizzicato. Siamo cosi cattivi e delinquenti che per vedere una rapina dobbiamo risalire alla mala del Brenta. Quello che noi chiamiamo delinquente è quel ragazzo che non si alza e da il posto a un’anziano nei mezzi pubblici. Chi ha scritto quel servizio e chi gli da ragione devono sciacquarsi la bocca prima di parlare di VENEZIA E DEI VENEZIANI, abbiamo fatto un pezzo di storia dell’Italia ma se questi sono gli Italiani vorrei fare una storia a parte con tutto il mio VENETO.

  13. Io ho vissuto a Venezia da studentessa, ed ho deciso di rimanere in questa città, anche perchè ho avuto la fortuna di conoscere molti veneziani. Che descriverei sicuramente in modo diverso dal lettore. Credo che la differenza la faccia proprio ognuno di noi, la sua apertura al prossimo e la sua disponibilità al dialogo.

      • A parte che potevi firmarti per intero(sarebbe stato più da Uomo) ma poi perché parli mettendo tutti i veneziani in mezzo? Non mi rispecchio per niente in tutto quello che hai scritto,sarebbe stato più educato dire:qualche veneziano se hai avuto una brutta esperienza( non gettare m….a su tutta la popolazione.
        Sai ci sarebbe tanto da dire anche su qualche studente non educato ma visto che sono una signora mi limito a quello che ho scritto!

  14. Frequento Venezia soprattutto nel periodo di carnevale e dire che ho solo ricevuto insulti dai veneziani mentre giro per la città indossando i costumi é poco…. sicuramente non bisogna fare di tutta l’erba un fascio ma vi assicuro essere trattati così non é bello…Pietro

    • Ti chiedo io scusa per quelle persone ignoranti ti dico che sono veneziani solo perché sono nati in città ma non hanno dentro di loro lo spirito del vero Veneziano buon prossimo carnevale.,divertiti e non pensare a certi imbecilli ciao

  15. Non capisco come una simile lettera possa essere pubblicata. È offensiva e denota lacune indicibili nell’ osservazione, analisi e argomentazioni rispetto alle vicende citate. Sono una padovana che iniziò a vivere a Venezia per motivi di studio, per poi continuare a viverci per almeno un ventennio. La mia opinione sui veneziani è esattamente l’opposto della persona che scrive. Persona che sembra essersi messa su un piedistallo per giudicare dall’alto senza nemmeno tentare di interpretare le vicende di cui narra, indipendentemente dalla veridicità dei fatti e/o eventi narrati, dalla prospettiva dei veneziani. Sarebbe un’impresa ardua spiegare a chi non ha alcuna empatia che particolare città sia Venezia e la sua meravigliosa comunità abitante. Mi sembra però talmente semplice ed evidente comprendere che si riduce tutto ad una questione di rispetto che manca completamente nelle folle che si vomitano tra le calli, invadono la città, e trattano i veneziani come meri navigatori stradali come non avessero nulla da fare se non stendere tappeti rossi a frotte di turisti e pretenziosi studenti. Un rispetto che i veneziani, giustamente esigono. È una città che tutti dicono di amare…in apparenza..perché pochi la conoscono…quei pochi che di questa meravigliosa città si innamorano profondamente. Ho vissuto in tutto il Veneto per lavoro, ma i veneziani, se ti accolgono nella loro città, ti regalano il cuore. Hanno un senso di responsabilità, di aiuto, ospitalità,e disponibilità che non ho mai visto altrove. Si lamentano poco e lavorano tanto e il pane lo dividono a metà con chi ne ha bisogno, ma in silenzio senza farsi propaganda. Certo..non si può pensare di trattare le persone come servitù e credere che poi ti sorridono. Romina Varotto

      • Quando il grande scrittore Montaigne fecce il suo viaggio un Italia si fermò a Venezia ed incontró l’ambasciatore francese che da tempo viveva lí. Questi gli disse : “Caro Montaigne da più di venti anni che mi trovo a Venezia non sono mai riuscito a stringere un’amicizia, a parlare con nessuno. I pochi che mi hanno rivolto la parola sono diventati subito sospetti agli occhi degli altri “. La storia dunque è lunga .Vivendo su un’isola , senza risorse i veneziani per sopravvivere hanno dovuto imparare a sfruttare gli altri , tutti modi sono validi anche i più detestabili. Ora che sono cambiati i tempi solo i turisti sembrano l’unica fonte di approvvigionamento . 1500 anni di storia sono niente in confronto alle altre città europee che ne hanno ben di più datando prima dell’antichità. Ed in ogni caso 1500 anni è un tempo sufficiente per imparare ad essere gentili , generosi e di buone maniere. Sarebbe ora.

        • Joanna, la nonna del corsaro nero ? ma per favore non è veneziana e vuole commentare, noi siamo pieni di buone maniere, soprattutto con chi chiede per favore, prima di chiedere un’informazione, con chi ringrazia, con chi rispetta la città, a me del ambasciatore francese non interessa proprio niente, poi del grande scrittore montagnie ancora meno, vivendo su un’isola voremmo ospitare solo persone civili ed educate, cosa che gli studenti non sono, o meglio quando studiano sono tutti maleducati, poi quando si laureano e aprono i loro stud,i nella loro città, allora cambia la musica, non puoi nemmeno parlare. Sarebbe ora che chiudessimo la città ai campagnoli. Shylock the first

        • Circa il caso specifico, bisogna ricordare che durante la Serenissima Repubblica ai comuni cittadini veneziani, sia patrizi che plebei, era vietato entrare in contatto con i diplomatici stranieri. Le cui ambasciate erano per lo più situate – andando da campo SS. Apostoli verso l’odierna stazione ferroviaria – sul lato destro del canale che, interrato, divenne poi Strada Nova. Le pene, per l’infrazione, erano severe, e dovute a una vera e propria psicosi del complotto delle Potenze straniere con elementi locali, teso a rovesciare l’oligarchia dogale. Insomma, solo i diplomatici veneziani titolati d’incarico ufficiale potevano entrare in contatto con i colleghi stranieri. Ne fanno prova le lettere di delatori agli Inquisitori – contrassegnate da molta xenofobia – raccolte da G. Comisso presso l’Archivio di Stato..

  16. Mah….a me è capitata una storia simile di maleducazione da parte dei ” veneziani” o provincia.( credo Provincia però): mi trovavo al Faro di Jesolo con tre canne da pesca in acqua. Volutamente spunta un motoscafo e mi trancia le lenze di due delle tre canne dicendo che non aveva visto. Bugiardo ! Era stato avvertito con richiami ed urla. Forse sono gelosi di ” stranieri” che vanno a pescare qualche preda nelle loro preziosissime acque sulle quali, frequentemente, riversano i loro bisogni?

  17. ha in parte ragione, ripeto per l’ennesima volta e chi mi contraddice che vada a studiare che la etnia veneta in particolar modo venezia venne forgiata da rifugiati quindi gente che scappava dalle guerre e non tranquilla. se piace bene altrimenti bene lo stesso. sicuramente gli statunitensi sono molto peggio comunque. viva l’italia e auguri al presidente berlusconi.

    • ma non sei neanche capace di scrivere una frase di senso compiuto.
      Che ca*ate scrivi??? Ma guardati la televisione e lascia perdere il cellulare.
      Ti serve un logopedista?

  18. Ogni generalizzazione è un errore! Ovunque ci possono essere persone arroganti. I veneziani in genere hanno un comportamento che li distingue dai veneti ma non hanno difficoltà a sentire come loro persone lontane che si integrano. Certamente è necessario interagire positivamente con loro. Non sono di Venezia ma ci lavoro da trent’anni e so quel che dico.

    • X ché ti ti credi intelligentone? Mio caro tutto il mondo è paese! L’ignoranza,al giorno d’oggi, impera! Però, non si può fare di tutta l’erba un fascio! Io, sono veneziana, nata e da 68 anni ci vivo! Di tempo ne ho passato a camminare x la mia città e viaggiare nei mezzi stracolmi di passeggeri, tra cui molti turisti, che si comportano da maleducati! Che si fermano x fotografare dove si dovrebbe passare e se chiedo permesso nemmeno ti ca*ano! Oppure non si tolgono gli zaini e delle volte sono enormi e te li sbattono in faccia! Io ho rischiato un paio di volte molto grosso! Oppure, ostruiscono le calli o callette e , anche qui, nemmeno ti ca*ano! E tu arrivi tardi al lavoro x certo co*lioni! Senza pensare a quello che mangiano seduti dove non potrebbero e se ne sbattono dei divieti! O quelli che gettano o lasciano l’immondizia a terra! Caro utente anonimo ( forse x paura che ti riconoscano) ci saranno persone come dici tu! Ma la maggior parte dei veneziani, sanno benissimo che a Venezia si vive maggiormente col turismo! Dunque, prima di offendere un popolo , pensaci! X ché, anche certi veneti, e penso che tu ne faccia parte, sono arroganti, impiccioni, ignoranti , razzisti, ect
      P.S. ho lavorato a contatto diretto con i turisti, ero prima governante d’albergo e conosco bene i soggetti in questione! E, se devo dirla tutta: HO TROVATO PIÙ ARROGANTI GLI ITALIANI E CERTI VENETI! Buona giornata

  19. Ho vissuto 7 anni a Venezia con le mie compagne di università e con una “nonna” veneziana DOC…..ed è stata una delle esperienze più belle he potessi mai fare….mi sa che di Veneziani chi ha scritto questa lettera ne conosce ben pochi

  20. Nascere, vivere , abitare a Venezia è un sentimento, il vero veneziano ama la propria città , la tradizione la cultura e chi la visita portando rispetto per questa perla, patrimonio dell’ Unesco , viverla 4 anni da studente non è viverla , se ti innamori e ci vivi ti imbatti in una missione che va oltre , essere cortesi e ospitali, aperti e gioiosi, siamo rimasti in pochi, ma ti assicuro che se hai incontrato persone scortesi allora , credimi non sono Veneziani , ripeto siamo in pochi e non facilmente ci incontrerai.

  21. Lei non e’ nato a Venezia ma ci ha vissuto da studente.
    Se non si trovava bene a Venezia, poteva semplicemente cambiare facoltà e città. Parlare male e denigrare le persone e la città che per anni l’ha comunque ospitato e frequentato non e’ da signore…Lei deve vergognarsi di parlare male dei Veneziani, persone nobili, di animo e di spirito, colti e intelligenti, acuti e signori da sempre.
    Vada a vivere dove e’ nato, magari si troverà meglio.
    Lei e’ invidioso di chi e’ cittadino da sempre della Repubblica di Venezia.
    Buona vita…

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