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Odore nell’aria a Malcontenta-Marghera: scuola con finestre blindate

Forti odori di simil-gas hanno costretto i bambini della Elementare Fratelli Bandiera a chiudersi in classe senza mai aprire le finestre

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Un odore acre inciampa sul respiro di chi vive intorno alla zona di Malcontenta e preoccupa soprattutto perché questi olezzi entrano anche dentro la Scuola Elementare Fratelli Bandiera in via Moranzani, un plesso che fa parte del Circolo Baseggio.
Le forti esalazioni di simil-gas hanno costretto i bambini a chiudersi in classe senza mai aprire le finestre, nonostante i medici raccomandino di aerare spesso l’aula, per prevenire il contagio da coronavirus, o Delta, qual lo si voglia chiamare.

Sgradevole la situazione vissuta dagli abitanti di Malcontenta e delle zone limitrofe al Petrolchimico diverse volte nel 2021 (ultima volta a ottobre) situazione che ha allarmato la Municipalità di Marghera, l’Arpav, il Comitato Tutela salute e Ambiente, che hanno sollecitato il Comune a fornire gli strumenti consoni a verificare il livello di rischio ambientale e sulla salute dei cittadini.

Non è certo la prima volta che quell’odore acre si espande sulla zona (Marghera paga il prezzo più alto in termini d’inquinamento ambientale dovuto a scelte decennali di politiche industriali prove della dovuta sicurezza sanitaria). Basti ricordare le recenti giornate, in ottobre, che hanno allarmato la cittadinanza. Il centralino dei vigili del fuoco in quelle ore è stato preso d’assalto, come comprensibile, da Marghera e da Mestre, la gente chiedeva consigli, voleva spiegazioni chiare.

Dario Giglio, consigliere del Pd in Municipalità spinge, con Enrico Pellegrino, presidente del Comitato a un’assunzione di responsabilità consapevole e il sopralluogo previsto a giorni con i tecnici Arpav, dovrebbe indicare quali siano le cause effettive di questo problema e come riparare. L’anno scorso l’Unione Europea ha avviato una procedura d’infrazione alla luce dell’emergenza che da troppi anni caratterizza la crisi ambientale a Marghera. E proprio nella zona di Malcontenta si è registrata la più alta concentrazione di benzopirene, agente particolarmente tossico, ma ciò che appare più allarmante è il livello di Pm 2,5 presente nell’aria. I valori registrati sforano i limiti fissati dalle regole europee in modo sistematico e continuo.

Marghera non ha dimenticato i quattro chilometri di alberi abbattuti a Fusina, non ha dimenticato la richiesta di intervenire con contromisure di mitigazione ambientale come la piantumazione immediata di un filare di alberi attorno al paese di Malcontenta, il lavaggio sistematico delle strade, come avviene in molti paesi europei, il monitoraggio degli inquinanti con sensori per il controllo degli odori in modo da individuare eventuali emissioni particolarmente nocive per la salute pubblica e un’indagine epidemiologica sulla popolazione, dato l’elevato rischio sanitario ambientale.

I precedenti rilievi non hanno chiarito le cause dell’inquinamento dell’aria e ora si provvederà all’uso di uno strumento, l’olfattometro, che dovrebbe permettere di individuare e localizzare la sorgente emissiva.

Il presidente della Municipalità di Marghera Teodoro Marolo, si affida alle strumentazioni più idonee a riconoscere cause ed effetti del problema, che puntuale è ritornato per togliere la pace agli abitanti di Marghera, già tanto provati, ma non rassegnati a subire che per il momento non possano far altro che tenere le finestre chiuse.

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  1. un bell’articolo che denuncia ciò che sta accadendo da anni a marghera e che comporta un inquinamento in tutto il territorio limitrofo ma nessuno fa niente basti pensare al petrolchimico di taranto anche se la gente moriva nessuno se ne curava anni di lotte di morti…questo sarebbe il progresso ma parlano solo del covid ultimamente come se questo non fosse un problema da poco. Prima i profitti poi la salute. Ma possibile che nessuno intervenga cosa stanno a fare tutte le associazioni i partiti ecc????

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