Neymar: debutto a rischio “rosso” in Arabia. Si è trattato di un inizio piuttosto deludente del suo nuovo capitolo in Arabia, ed è così che Neymar si è trovato sull’orlo dell’espulsione a causa del suo comportamento aggressivo nei confronti di un avversario. Ci si aspettava che l’attesissimo debutto del fenomeno del calcio brasiliano rispecchiasse quello di un campione esperto e forte che dà l’esempio. Invece Neymar, l’ultimo fenomeno del calcio che è passato all’Arabia Saudita durante la finestra di mercato estiva lasciandosi alle spalle il suo mandato con il PSG per abbracciare una nuova sfida all’Al-Hilal, ha lasciato il segno in senso opposto.
Di fronte al Navbahor, una squadra proveniente dall’Uzbekistan, nel loro primo incontro della Champions League asiatica, Neymar ha dovuto affrontare sfide che forse non immaginava. Nonostante la notevole superiorità tecnica dell’Al-Hilal sugli avversari, il punteggio si è attestato su un magro 1-1 pochi istanti prima del fischio finale. C’è da dire che l’Al-Hilal, aveva fatto invece investimenti sostanziali nella sua squadra, mirando ovviamente a un inizio strepitoso per la sua campagna continentale.
Ciò che ha veramente un senso anomalo non è tanto il risultato deludente ma piuttosto la prestazione di Neymar. Il brasiliano aveva pazientemente atteso l’occasione di indossare la nuova maglia, fermo da diverse settimane a causa di un leggero infortunio. All’esordio, però, il suo risultato personale non è stato in linea con le alte aspettative riposte su di lui. Neymar non è riuscito a trovare il gol e, negli istanti finali della partita, ha rischiato un’espulsione per comportamento antisportivo.
L’incidente in questione ha visto Neymar calciare “incautamente” un avversario, una trasgressione che avrebbe potuto facilmente giustificare un cartellino rosso. Tuttavia, l’arbitro ha optato per la clemenza, emettendo invece un cartellino giallo, risparmiando al brasiliano un riposo anticipato. È stata una decisione che ha lasciato sia tifosi che esperti ad interrogarsi se la “generosità” dell’arbitro non abbia evitato una punizione più dura che invece sarebbe stata meritata.
