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‘Nello Spazio’, giornate-evento a 50 anni dallo sbarco sulla Luna all’M9

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Nello Spazio, incontri a pochi passi dalla Luna con Paolo Nespoli, Daniele Bossari, Sara Buson, Fabio Massimo Iaquone, Patrizia Caraveo, Luca Perri, Leo Ortolani, Adrian Fartade, Stefano Polato, Giò Alajmo, la nuova guida Lonely Planet Universo.

E’ un evento di grande interesse quello in arrivo all’M9 di Mestre. “Nello spazio – incontri a pochi passi dalla Luna”.M9 – Museo del ’900 propone, in occasione di “LUNAR CITY. Vivi l’esperienza”, sei giornate-evento: 8 febbraio, 7 marzo, 18 aprile 2020 in compagnia di astrofisici, astronauti, divulgatori scientifici, youtuber, chef “dello spazio”, registi e 3-4-5 aprile con “Holodeck”, l’experience virtuale creata da Bigrock.

Era il 20 luglio 1969 quando Neil Armstrong posava il piede sulla Luna. Oltre mezzo secolo è passato da quel giorno. In tanti anni scienza e tecnologia hanno cambiato il rapporto dell’uomo con il cosmo. Oggi la Luna sembra più vicina, e in un certo senso lo è, basti pensare che nella prossima missione su Marte potrebbe essere la tappa intermedia per cercare di raggiungere il pianeta rosso.

Per parlare di nuove scoperte scientifiche, dei progetti che coinvolgono le aziende aerospaziali italiane e non, dove si costruisce il futuro dell’esplorazione umana nello spazio, un sabato al mese a febbraio, marzo, aprile, si apriranno scenari nuovi e inaspettati nel Museo che più di altri cerca di proporre occasioni e strumenti per interpretare il futuro attraverso il racconto del Novecento.

“Nello Spazio – Incontri a pochi passi dalla Luna” invita il pubblico a M9 per intraprendere un viaggio “spaziale” unico, conoscere giovani astrofisiche che collaborano con la Nasa, chef che hanno studiato cibi perfetti per gli astronauti, youtuber che avvicinano i giovani al mondo della scienza e alla sua storia, astronauti che nello spazio hanno passato giorni e giorni fra scoperte e imprevisti, registi che hanno cercato di raccontare con le emozioni quel che succede quando ci si allontana dalla Terra.

Un viaggio che coinvolge ognuno di noi: perché più che la conquista della Luna, è quella della conoscenza la conquista più grande.

“Nello Spazio” è un programma di eventi collaterali legati all’esposizione temporanea “LUNAR CITY. Vivi l’esperienza”, visitabile al terzo piano di M9 fino al 3 Maggio 2020.

OSPITI

Sarà l’astronauta Paolo Nespoli (nella foto) ad inaugurare il ciclo di incontri. Ci condurrà nell’avventura più straordinaria dell’umanità: oltrepassare l’ultimo confine della Terra. Con “Astropaolo” scopriremo il significato e il vissuto a pochi metri dal nostro satellite: la Luna e il sogno di raggiungerla.

Fabio Massimo Iaquone regista e video artist tra i più famosi in Italia e all’estero (ha da poco co-realizzato lo spettacolo teatrale su Margherita Hack Variazioni sul cielo e curato la release video della nuova mostra di Marco Goldin su Van Gogh), ha realizzato invece per M9 una videoinstallazione esclusiva in cui la creatività del suo genio visionario trasforma le architetture dello stesso museo in arte, espandendo gli orizzonti dello sguardo e i confini dello spazio, ponendoci al centro dell’opera; un flusso ininterrotto di immagini e suggestioni sonore, che accompagnano poeticamente l’osservatore in dimensioni esistenziali e metafisiche. Corpo e anima in viaggio verso l’infinito, oltre il tempo.

Contestualmente, l’astrofisica veneta Sara Buson ci illustrerà un traguardo scientifico recente che porta anche la sua firma: ha infatti contribuito alla scoperta della prima sorgente di neutrini cosmici, provenienti da un distantissimo buco nero. Ci racconterà il suo lavoro alla NASA e il significato di questa scoperta per la scienza.

Con il documentario Infinito Hack, oltre l’infinito, sempre Iaquone riaccenderà la memoria sulla scienziata che ha cambiato la storia, Margherita Hack. L’astrofisica italiana sarà al centro di una sinfonia psichedelica e sperimentale.

Il fascino misterioso, ammaliante, inebriante della Luna, non poteva non narrarlo una scienziata che ha fatto della sua vita un percorso di scoperta, studio, dedizione come Patrizia Caraveo. L’astrofisica ci racconterà come mai siamo tutti Conquistati dalla Luna; del resto proprio a questo tema ha dedicato il suo ultimo libro. La storia di un’attrazione fatale, quella che da secoli lega poeticamente lo sguardo dell’umanità al bianco satellite terrestre.

Se oggi, a cinquant’anni dall’allunaggio, la Luna è sempre al centro della discussione, nel 2069 anche Rat-Man compirà una missione verso questo satellite: il celebre personaggio inventato dal fumettista Leo Ortolani è il protagonista di Luna 2069, un volume speciale che il suo autore racconterà in M9, facendoci provare i sogni e le speranze di un astronauta a 100 anni dal primo allunaggio.

Dove andare, cosa fare, cosa vedere nello Spazio? Angelo Pittro, direttore della celeberrima Lonely Planet, ci parlerà della nuova guida Universo, accompagnandoci nel più avventuroso dei viaggi con occhi diversi, fino ai confini del sistema solare. Se la guida ci dirà cosa c’è da vedere nel cosmo, lo “chef dello spazio” Stefano Polato ci dirà invece cosa c’è nel menù di un astronauta, spiegandoci i segreti dei cibi che prepara attentamente per i membri degli equipaggi e le loro missioni.

Da sempre catturato dal fascino delle stelle e delle nuove tecnologie, il volto noto della televisione, nonché conduttore radiofonico, Daniele Bossari, aprirà invece lo scrigno dei suoi ricordi ed esperienze legate all’insondabilità e la spiritualità dell’universo. L’attrazione per i misteri del cosmo e dell’esplorazione dello spazio: quando le passioni si mescolano alla scienza. Bossari è un esperto di pietre e di nuove tecnologie e dalle stesse ha ricavato un personale percorso di studi e approfondimenti.

Tutto ciò che c’è da sapere prima di diventare un astronauta ce lo rivelerà Luca Perri, astrofisico e astronomo, star della rete; perché se il vostro sogno è quello di viaggiare nello spazio, è meglio sapere cosa aspettarsi. Con le sue Partenze a razzo, e un occhio di riguardo al mondo dei ragazzi, ci regalerà un’avventura fra gli imprevisti più divertenti della storia dell’esplorazione spaziale.

Adrian Fartade, lo youtuber da migliaia di follower, divulgatore scientifico, e storico della scienza, illustrerà proprio gli scenari che il 2069 aprirà con le nuove esplorazioni spaziali, e i possibili sorprendenti traguardi che potrà raggiungere l’umanità a un secolo dal primo piccolo grande passo sulla Luna.

Lo Spazio è anche suoni, note, melodia: come colonna sonora a un viaggio così, le note di un artista che più di ogni altro è lo “starman” della musica: David Bowie, il Duca Bianco. A quattro anni dalla sua scomparsa, il fascino di chi ha saputo farsi interprete del rapporto tra l’uomo e l’infinito resta intatto, e il giornalista e critico musicale Giò Alajmo dedicherà alla rockstar delle stelle uno speciale ritratto.

Un viaggio “Nello Spazio” che i giovani, i ragazzi, le famiglie, tutti, potranno compiere, insieme a questi grandi nomi della scienza e della divulgazione.

M9 – Museo del ’900 dal 3 al 5 aprile ospita inoltre “Holodeck”, l’experience di multipresenza virtuale creata da Bigrock, il primo training center di visual effects in Italia. Nel foyer di M9 più visitatori in contemporanea potranno sperimentare l’esplorazione del sistema solare, grazie a un innovativo strumento di lezione aumentata in grado di fornire esperienze immersive e condivise attraverso visori in mixed reality.

PROGRAMMA EVENTI “NELLO SPAZIO”

8 febbraio

ore 17.00 – Auditorium (+ remotizzazione Terzo Piano)

PAOLO NESPOLI – A pochi passi dalla Luna

ore 19.00 –Terzo Piano

FABIO MASSIMO IAQUONE – inaugurazione installazione Nello spazio

ore 19.30 –Terzo Piano

SARA BUSON

7 marzo

ore 17.00 – Auditorium

FABIO MASSIMO IAQUONE – proiezione documentario Infinito Hack, oltre l’infinito

ore 18.00 – Terzo Piano

PATRIZIA CARAVEO – Conquistati dalla Luna

ore 19.30 – Terzo Piano

LEO ORTOLANI – Luna 2069

ore 20.00 – Auditorium

LONELY PLANET – presentazione guida Universo con il direttore Angelo Pittro

STEFANO POLATO

ore 21.30 – Terzo Piano

DANIELE BOSSARI

3-4-5 aprile

Negli orari di apertura del museo – Foyer M9

BIG ROCK “HOLODECK” – Il sistema solare

18 aprile

ore 18.00 – Auditorium

LUCA PERRI

ore 19.30 – Auditorium

ADRIAN FARTADE

ore 20.00 – Terzo Piano

GIÒ ALAJMO – David Bowie, l’uomo delle stelle

(A breve verranno comunicati i nomi degli altri ospiti in calendario).

Ingresso su prenotazione al sito www.m9museum.it e alla biglietteria di M9.

LUNAR CITY. Vivi l’esperienza

Fino al 3 maggio 2020, M9 – Museo del ’900 propone l’esposizione interattiva “LUNAR CITY. Vivi l’esperienza”, un vero e proprio viaggio alla scoperta dei misteri e delle curiosità della Luna e del sistema solare. Curata da Alessandra Bonavina l’esposizione è prodotta e realizzata da M9 – Museo del ’900 e Next One Film Group con il patrocinio di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e Mibac; in collaborazione con NASA – National Aeronautics and Space Administration, Ambasciata Americana in Italia, ESA – European Space Agency e CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Tra installazioni multimediali, visori di realtà virtuale, giochi interattivi, scatti e filmati originali, i visitatori potranno addentrarsi nei centri NASA, trovarsi sulle rampe di lancio e nei laboratori delle più importanti aziende aerospaziali italiane in cui si sta progettando il futuro dell’esplorazione umana nello spazio.

Dal 1 febbraio l’esposizione “Lunar City. Vivi l’esperienza” si arricchisce di una nuova installazione: “Moon Landing”, realizzata da Virtual Immersion in Science (V.I.S), spinoff della Scuola Normale Superiore di Pisa. Si tratta di una applicazione immersiva per il visore di realtà virtuale Oculus, con la quale ci si ritroverà a bordo del modulo lunare LEM dell’Apollo 11, nella fase finale dello storico allunaggio avvenuta nel 1969.

L’utente dovrà affrontare le stesse difficoltà incontrate da Neil Armstrong, dosando il combustibile per allunare dolcemente, in una applicazione immersiva e interattiva che al dettaglio grafico unisce il realismo fisico.

M9 – Museo del ‘900

È il grande museo multimediale inaugurato a Venezia Mestre il 1° dicembre 2018, che racconta il Novecento italiano in modo innovativo: le tecnologie impiegate, la vastità e profondità delle informazioni, i suoni, le voci di repertorio, offrono ai visitatori l’incredibile esperienza di immergersi in un passato interattivo. M9 è un polo culturale di respiro internazionale e rappresenta l’intervento più importante della Fondazione di Venezia per contribuire allo sviluppo della terraferma veneziana. Nuovissimo nella concezione e negli spazi, M9 è stato progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton e si ispira alle più avanzate esperienze di rigenerazione urbana, proponendo un format nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini viaggiano sullo stesso binario per favorire crescita e benessere della collettività.

www.m9museum.it

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Come hanno passato la Fascia di Van Allen per arrivare sulla Luna senza protezioni specifiche quando persino oggi la NASA (Ing. Kelly Smith) durante la presentazione ufficiale della nuovissima navicella Orion ha dichiarato che il primo viaggio sarà senza equipaggio per testare le schermature contro le intense radiazioni della Fascia di Van Allen? Il video è disponibile su Utube anche con sottotitoli in italiano. La Fascia di Van Allen va attraversata per arrivare sulla Luna.
    Perché nella missione Apollo 15 l’astronauta, correndo ad alcuni metri dalla bandiera americana, la fa muovere? Sulla Luna non vi è atmosfera e non ci possono essere dunque spostamenti d’aria. Basta cercare “waving flag apollo 15” su Utube. Ci sono altre numerose simili immagini delle altre missioni Apollo anche se questa è la più evidente, siccome non vi è alcun contatto fisico con la bandiera.
    Perché non si nota mai un piccolo cratere sotto il modulo lunare e i piedi del mezzo sono puliti e senza sabbia sopra? Vi era un razzo per rallentare la caduta e la superficie lunare è, almeno in parte, sabbiosa.
    Perché non si vede nessuna stella in nessuna foto? Non essendoci atmosfera vi sono dunque le condizioni ideali per vedere centinaia di stelle.
    Oltre a tanti indizi minori in tante foto che non quadrano (una C perfetta dietro una roccia lunare, il casco di un astronauta che riflette una figura inspiegabile, paesaggi di zone diverse della Luna (secondo la NASA) che sono praticamente identici)…
    Inoltre, che figura di m colossale avrebbero fatto gli USA in caso di fallimento in diretta mondiale? E perché non siamo tornati dagli anni 70 sulla Luna? Non è tanto assurdo pensare che sia tutto una “Hollywood Production”…
    La tesi secondo cui non siamo mai andati sulla Luna non può essere messa allo stesso livello di coloro che parlano di UFO, Area 51, Terra Piatta. Spesso viene associata a tesi “complottiste” di squinternati proprio per minarne la credibilità. Su Utube proliferano i video in difesa della NASA o quelli di pazzi complottisti (che, a ben vedere, fanno indirettamente gli interessi del potere, minando la credibilità dei ricercatori seri). Tuttavia, ci sono libri e studiosi validi che hanno negato la verità storica dell’allunaggio.
    Ho chiesto a un mio amico fisico e ricercatore in una delle più prestigiose università francesi se sia possibile attraversare la Fascia di Van Allen con l’Apollo 11 senza uccidere gli astronauti. La sua risposta è dubitativa. L’intensità delle radiazioni dipende dalla rotta e dall’attività solare, il che rende il tutto imprevedibile. Il rischio di danni irreversibili ai tessuti organici è comunque molto alto. Nessun animale era stato “spedito” prima attraverso la Fascia di Van Allen per testare una schermatura adatta (l’Apollo 11 non aveva un reale schermatura).
    Con questa consapevolezza critica vanno vissuti questi eventi… L’allunaggio è per nulla un fatto certo, ma potrebbe benissimo trattarsi di un falso storico colossale sviluppato nel corso della Guerra Fredda, una volta compreso che la tecnologia degli anni 60 non consentiva simili viaggi. In base al principio di vicinanza alla prova solo i vertici della NASA conoscono la verità, noi possiamo fare solo ipotesi in un senso o nell’altro.

  2. A continuazione del messaggio precedente invito inoltre i lettori ad osservare video e foto ufficiali dei vari allunaggi e notare che le ombre sono spesso tutte convergenti verso un unico punto e non parallele. Le ombre parallele indicano che la luce viene da una distanza “infinita” (sole) mentre le ombre che convergono verso un unico punto sono generate da un proiettore lontano decine di metri. Le asperità del terreno lunare non possono da sole spiegare come mai anche oggetti vicini generino ombre non parallele. Se le foto degli allunaggi fossero portare in un Tribunale e venisse disposta un Consulenza Tecnica d’Ufficio, non so se sarebbero giudicate come originali…

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