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Né con Salvini né con Merola (sindaco di Bologna)

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A breve verrà Salvini a Bologna per fare una carrellata propagandistica, andrei di sicuro a contestarlo, ma ho riflettuto. In fondo farei un favore a questo PD renziano che non mi piace per niente.
In tanti della mia generazione qui a Bologna si ricorderanno del mio libro “Marucheìn, Abitavo in Via del Carroccio”, scritto nel 1996. Libro anti razzista e anti leghista che parlava della mia infanzia di Bambino meridionale cresciuto a Bologna, una città tolleranza e faro della sinistra in Italia.
Il libro ebbe un buon successo vendendo oltre 3000 copie qui a Bologna. Chi vuole conoscerlo, può leggerne l’introduzione nel blog, poi se è interessato, può chiedermi gratuitamente la versione integrale con una mail. Il libro fu recensito da Pupi Avati e dall’allora Sindaco di Bologna Walter Vitali.

“Marucheìn” è un inno alla tolleranza. Fu anche ristampato con un titolo comprensibile a tutti gli italiani “Terrone”. Pino Aprile ha poi scritto il suo con lo stesso titolo, e ha avuto il pregio di far comprendere il bagno di sangue e le razzie provocate dai piemontesi contro il sud d’Italia. Un mio lontano parente in quei tempi fu incarcerato dai Borboni perché voleva l’Italia unita.
Nell’introduzione del libro scrivevo “spero che un domani un bimbo albanese, arabo, africano, filippino o pakistano possa scrivere una storia come la mia e conservare del luogo che lo ha accolto i miei stessi bei ricordi”.

Io sono rimasto sempre quello e non sopporto questo razzismo rivolto verso altri esseri umani. Adesso i leghisti, dopo tutto quello che hanno combinato con la famiglia Bossi, i diamanti, ecc… e scesi praticamente sotto il 3% solo due anni fa hanno trovato un nuovo nemico da dare in pasto agli italiani. Per rifarsi una verginità non più contro i meridionali, senza di noi, che siamo in tantissimi anche al nord non si governa, ma contro gli extracomunitari.

Nel 1997 feci anche un grande dipinto “Bossi non risvegliare i mostri del razzismo” esposta anche al Museo Zavattini quell’anno. Sulle macerie del nostro Paese dipinsi un meridionale con un catello con su scritto “terrone” di fianco un bambino nudo molto brutto con un ciuccio verde in bocca…..Guardo quel mostriciattolo che adesso sarebbe adulto e penso “non sarà mica Salvini” ?

Detto questo non parteciperò a nessuna manifestazione contro questo movimento che ha l’intolleranza nel DNA. Poi verrebbe strumentalizzato da questo partito “renziano” che governa Bologna, partito che ne ha combinate di tutte contro chi lavora. Come non farsi venire in mente l’abolizione dell’Articolo 18, il Jobs act, l’appoggio a Marchionne che vuole fare fuori i sindacati scomodi, soprattutto la FIOM di Landini, l’abolizione del senato e chi più ne ha più ne metta.

Merola, il Sindaco di Bologna è nativo della mia stessa regione, la Campania, sicuramente migliore degli ultimi sindaci che l’hanno preceduto (e non ci voleva molto), ma il suo ondeggiare, i suoi cambiamenti repentini, il suo scoprirsi come tanti altri amministratori improvvisamente renziano dopo che il fiorentino ha vinto le elezioni, il non comprendere fino in fondo come tanti del resto, la vera e profonda anima di sinistra di questa città, la concreta possibilità di perdere le elezioni comunali il prossimo anno lo hanno fatto tornare sui suoi passi. Insomma un vero rivoluzionario di ritorno.

Ma a me piace la coerenza e l’opportunismo politico poi mi è insopportabile. Da trent’anni abito a Casalecchio, stesso percorso di Bologna. Anche qui se ci fossero le elezioni non voterei certo questo partito. Poi non posso non ricordare l’indifferenza a tutti i livelli di questo partito verso le morti sul lavoro che non sono mai state così tante da quando ho aperto l’Osservatorio Indipendente di bologna morti sul lavoro il 1° gennaio 2008.

Carlo Soricelli.

10/09/2015

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