Movida a Venezia, nuovo atto. Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha tolto le briglie a musica, spettacoli, orari e tavolini nei bar, “dando torto” al Comune di Venezia che cercava una regolamentazione con restrizioni, ieri i comitati cittadini si sono presentati davanti al sub commissario Sergio Pomponio.
L’oggetto dell’incontro avrebbe dovuto essere l’esposizione delle preoccupazioni dei residenti in vista del prossimo carnevale, ma si è finiti per concentrare l’attenzione sulla recente sentenza del Consiglio di Stato.
I rappresentanti dei cinque comitati cittadini (via Garibaldi, Sant’ Angelo, Santa Margherita, San Giacomo dall’Orio e Rialto) hanno raccomandato al sub commissario Sergio Pomponio di riprendere in mano quelle norme che non sono state bocciate, ma che sono state rigettate perchè ad esprimersi avrebbe dovuto essere il Consiglio di Cà Farsetti e non la Giunta comunale, come invece avvenuto.
L’orientamento del Comune, però, andrebbe verso l’apertura di un dialogo tra esercenti e residenti alla ricerca di un’intesa. Strada già percorsa inutilmente visti gli interessi contrapposti, dicono gli interessati.
Santa Margherita viene citata sempre come esempio, dove la musica è alta fino a tardi, gli avventori userebbero le calli per i loro bisogni, schiamazzando fino a notte inoltrata, e dove il consumo di alcol si sommerebbe a quello della droga.
Paolo Pradolin
19/11/2014