Il Mose di Venezia non presenta tracce di corrosione sulle cerniere.
La buona notizia arriva dopo “Ispezioni e video-ispezioni fatte da esperti non hanno rinvenuto corrosioni su barriere e cerniere”.
Il fatto è confermato dal commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, illustrando i risultati del lavoro svolto dall’istituto francese della Corrosione, diretto da Nicolas Larché.
Diversa la situazione dei tensionatori, steli per irrigidire la paratoia quando è in funzione: “Su quelli, – ha aggiunto Spitz – in particolare a Treporti, sono stati individuati elementi corrosivi a partire dal 2016, quando sono iniziate le indagini puntuali. I rimedi messi in atto, come ad esempio l’immersione nel grasso e il condizionamento delle gallerie, hanno portato ai risultati che ci si doveva aspettare”.
Larché, con una doppia ispezione tra 2021 e 2022, “ha effettuato una verifica puntuale sul posto”, ha proseguito Spitz.
Secondo quanto rilevato, la corrosione dei tensionatori non dipenderebbe da un fenomeno di condensa, ma dalla presenza di acqua per un lungo periodo all’interno dei carter, probabilmente per un’infiltrazione durante il varo delle paratoie o causata dalla grande mareggiata del 2015.
“In definitiva, – ha concluso il commissario straordinario – utilizzo del grasso e smontaggio dei carter hanno permesso di frenare la corrosione”.
Bene! Una buona notizia ci voleva…