“Il Mose è un’opera frutto dello sforzo di tante competenze sia dell’imprenditoria che della politica. Per Venezia è certamente un momento di svolta, quest’opera cambierà in modo radicale il modo di approcciarsi alla città e alla laguna che, non dimentichiamo, sono un tutt’uno: Venezia e la sua laguna, sono una cosa sola”.
Cosi, oggi, è intervenuto Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia nel suo indirizzo di saluto alla conferenza stampa organizzata in occasione della prova del rialzo delle paratoie del Mose.
“Il Mose – ha aggiunto Orsoni – ci consente di consegnare al mondo un messaggio importante: questa città non è un parco giochi. Questa è una città viva, vitale. E’ la citta della contemporaneità e quest’opera lo dimostra. Per questo devo ringraziare il Governo in carica e quelli che si sono succeduti per lo sforzo che è stato fatto nell’interesse di questa straordinaria città”.
Il sindaco Orsoni, rispondendo ad una domanda, è poi intervenuto in merito a chi dovrà decidere sul funzionamento del Mose una volta operativo:
“Dovrà esserci un organismo che unisca tutti gli enti che rappresentano le diverse esigenze in campo, ma se l’opera serve alla città, per difenderla dalle maree, questo deve essere tenuto conto prioritariamente. Tutte le altre esigenze, tranne quella evidente di regolazione idraulica, sono regressive rispetto a quella primaria di difesa di Venezia e dei suoi cittadini”.
[13/10/2013]