Il Mose ha fatto 16: sedici volte il centro storico di Venezia all’asciutto.
Il 2020, tra le altre cose, sarà ricordato anche come l’anno in cui il sistema di paratoie mobili è stato attivato per la prima volta, nonostante sia precisato che si tratta ancora di modalità sperimentale e d’emergenza, dopo il primo test avvenuto a luglio con il premier Giuseppe Conte.
Oggi Venezia non ha visto acqua alta, neanche quando alla Diga esterna del Lido i mareografi hanno registrato 107 centimetri alle 9.30. Anche in quei momenti in città l’acqua è sempre rimasta a una quota di 70 centimetri misurati alla Punta della Salute, luogo dove è fissato lo zero mareografico della Laguna.
Il Mose
si è quindi sollevato oggi per la 16a volta dal suo avvio sperimentale, avvenuto il 3 ottobre, secondo la procedura d’emergenza concordata tra Consorzio Venezia Nuova, Commissario straordinario e Provveditorato alle opere pubbliche.
Solo l’8 dicembre scorso è stato registrato un episodio disfunzionale, quando le 78 paratoie non erano state alzate, per una previsione di marea inferiore ai 130 centimetri, ma l’onda si era alzata fino a 138 allagando il centro storico.
Da quel momento la procedura è stata poi rivista, e la sua attivazione è avvenuta anche a quote inferiori.
Questi ultimi, infine, sono stati giorni molto impegnativi perché
non si è trattato di attivazioni singole, bensì, a partire da lunedì 28 dicembre, il Mose è stato attivo ogni giorno.
Si parla di Mose in termine generale, ma l’uso è stato affinato anche con attivazioni differenziate e modulari, alternando le chiusure delle tre bocche di porto e assecondando le escursioni di marea.
Lunedì 28 sono state chiuse tutte le tre bocche di porto, poi Malamocco è stata riaperta alle 14:00, mentre le altre due barriere sono state riabbassate intorno alle 23:00. Il 29 sono state sollevate le due barriere di Lido e quella di Chioggia, mentre a Malamocco il canale navigabile è rimasto libero.
Ieri alle 6:00 sono state chiuse le due barriere di Lido e
alle 8:15 quella di Malamocco. Chioggia è rimasta aperta e percorribile.
Questa mattina la chiusura è stata nuovamente completa.
Oggi termina il 2020, ma su questo fronte l’impegno non è finito: le squadre di tecnici del Consorzio Venezia Nuova, di Comar e di Thetis hanno ricevuto “Alert” anche per i prossimi giorni, perché le previsioni danno nuovi picchi di marea sostenuta.
Per domani, alle ore 11:15 sono previsti 110 centimetri ma la speranza è quella di riuscire a buttare gli stivali di gomma con l’anno nuovo.