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Minacce di morte in hotel per ottenere l’assunzione

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Minacce di morte in hotel per ottenere il posto di lavoro.
“Farete una brutta fine”. La minaccia. “Se non mi fate lavorare qui”. La sua condizione.
In mezzo, probabilmente, la disperazione dovuta al periodo e alla mancanza di entrate economiche, ma che non giustifica il comportamento aggressivo e pericoloso. Era anche irregolare sul territorio italiano, ma voleva farsi assumere a tutti i costi in un noto hotel di Venezia, a Cannaregio.
Oltre alle minacce di morte, l’uomo era arrivato a forzare la porta d’ingresso dell’hotel.
I carabinieri del Nucleo Natanti di Venezia, al compimento di una serie di accertamenti e dopo aver raccolto le testimonianza di alcuni dei dipendenti, hanno denunciato un trentenne pachistano, domiciliato in città, per il reato di tentata estorsione ai danni della stessa struttura ricettiva.
L’uomo, non nuovo a questo tipo di episodi e con diversi precedenti di polizia,

per circa una settimana, è andato più volte nell’albergo del sestiere di Cannaregio e con toni accesi, cercando in alcuni casi anche il contatto fisico, ha minacciato le impiegate della reception e la direttrice della struttura. Cosa voleva?
Farsi assumere a tutti i costi, diventare un dipendente della struttura. E a nulla sono valse le risposte delle impiegate che, in tutti i modi, hanno cercato di far capire all’uomo che la struttura alberghiera fosse al completo di personale. E che, a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus, la clientela e il volume di lavoro fossero

calati parecchio, insufficienti per giustificare una nuova assunzione.
Il cittadino extracomunitario non volendo sentire ragioni. In alcuni casi ha addirittura cercato di forzare l’ingresso dell’hotel, che i dipendenti della struttura, vista la situazione che si era venuta a creare, giorno dopo giorno, avevano chiuso in via precauzionale.
Un atteggiamento aggressivo che certamente non gli avrebbe fatto avere il posto di lavoro e che

non faceva più lavorare con serenità i dipendenti dell’albergo, spaventando i clienti.
Considerata la forte insistenza dello straniero e lo stato di agitazione del personale, la direttrice ha richiesto l’intervento dei Carabinieri – tramite il 112 – che dopo aver raccolto testimonianze e filmati, hanno individuato l’uomo. Il trentenne è stato accompagnato in caserma perché irregolare sul territorio nazionale e successivamente denunciato per tentata estorsione.

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