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Milano, donna aggredita in casa propria da uno straniero entrato di nascosto: salvata dai vicini

Stavolta non in una stazione, in un giardino pubblico o in una discoteca, come avvenuto negli ultimi casi in ordine di tempo, ma in casa propria, dove una 44enne è stata aggredita da un uomo che era riuscito ad entrare nell'abitazione e che avrebbe anche tentato di abusare di lei.

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Schiaffi, pugni, colpi in testa. Ancora un altro brutale episodio di violenza sulle donne. Ancora Milano teatro dell’aggressione. Questa volta non in una stazione ferroviaria, in un parco pubblico o in una discoteca come negli ultimi casi avvenuti negli ultimi giorni, ma in una residenza privata.
Ieri pomeriggio una donna di 44 anni è stata aggredita da un uomo che era riuscito ad entrare in casa sua ed ha tentato di violentarla. L’aggressore l’ha ripetutamente colpita alla testa e al viso, la vittima si è difesa come poteva e successivamente è stata portata in ospedale per le cure.

Ieri, poco dopo le 14, la donna ha subito una violenta aggressione nel suo appartamento in via Washington, zona residenziale di Milano. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Paolo Filippini e anche dal dipartimento di contrasto alle violenze con l’aggiunto Letizia Mannella, l’uomo, un 23enne irregolare originario del Gambia, senza fissa dimora e incensurato, è riuscito ad entrare nel palazzo mettendo avanti un piede quando il portone si stava chiudendo. Avrebbe detto ad un inquilino che andava a trovare un amico.

Poi, probabilmente dopo aver seguito la donna, è riuscito ad entrare nell’abitazione della 44enne, che era da poco rientrata e non aveva ancora chiuso la porta. Su come sia riuscito ad accedere nella casa sono in corso approfondimenti. A quel punto, stando a quanto accertato dagli inquirenti, l’ha subito aggredita, colpendola con numerosi pugni al volto e alla testa, l’ha spinta a terra mettendosi sopra di lei e le ha strappato la camicia, ma lei è riuscita a reagire con un calcio.

Le sue urla hanno attirato l’attenzione dei vicini che hanno dato l’allarme. Il 23enne, intanto, si era messo a rovistare nell’appartamento per cercare di portare via qualcosa, ma sono velocemente arrivati i carabinieri che l’hanno arrestato. Il pm ha chiesto la convalida del provvedimento e la custodia cautelare in carcere per le accuse di tentata rapina, violenza sessuale, in relazione al tentativo di abusi, e lesioni (è stata portata in ospedale in codice giallo).

Sulla misura cautelare e sulle imputazioni deciderà il gip Daniela Cardamone, dopo l’interrogatorio fissato per questa mattina. Domani sarà interrogato dal gip Livio Cristofano anche il 32enne fermato ieri dalla Squadra mobile per aver violentato una disabile in una tenda in piazza Carbonari. Il pm Rosaria Stagnaro ha chiesto che resti in carcere. Mentre vanno avanti le indagini per arrivare a bloccare l’uomo che nella notte tra sabato e domenica scorsa ha abusato di una 31enne nel bagno di un locale in via Padova.

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