Il Milan ritorna dalla trasferta di Madrid ridimensionato, nella sua valutazione tecnica complessiva ma anche nell’immagine, nel prestigio. Quel prestigio che avrebbe dovuto tenere alto (poi si può perdere, per carità) in campo contro una squadra priva di talenti di prima fascia.
Invece quell’ 1-4 riporta tutti sulla terra, segna la fine dei sogni di gloria, mostra l’uscita da alcuni equivoci che avevano acompagnato una squadra aggrappata all’idea di ‘bella di notte’, per cui le giornate di campionato che restavano servivano da ‘allenamento’.
Così non è, ora non si può più ripetere che la classifica non va guardata o che l’obiettivo per quest’anno è la crescita della squadra. Ora, in un clima pesante, con malumori diffusi a tutti i livelli, al Milan tutti si rendono conto che bisogna essere concreti: si sono messi tutti a fare di conto.
Ora il Milan si tuffa sul campionato. Adriano Galliani, che parla ovviamente a nome di società e proprietà ieri mattina ha presentato a giocatori e allenatore un obiettivo chiaro, da centrare a tutti i costi: l’ingresso in Europa, anche se si chiama Europa League, anche se bisogna entrarci dalla porta dei preliminari che spezzano l’estate e condizionano la preparazione.
«In questo secolo, cioè negli ultimi 15 anni, il Milan è stato sempre presente in Europa. Significa che dobbiamo arrivare almeno sesti, dove adesso sta il Parma, che è proprio l’avversario di domenica. Dobbiamo quindi cominciare subito a vincere e ridurre la distanza con loro da 8 a cinque punti».
Il clima dice che ora tutto il Milan è sotto esame, persino Seedorf. Ora come ora la conferma non è più scontata. Contro l’Atletico Madrid hanno fallito anche gli uomini presi a gennaio, come Rami, come Taarabt (a questo punto non è automatico che saranno riscattati) e come Essien, fortemente voluto proprio dal tecnico.
E anche il clima tra tecnico e giocatori potrebbe non essere più buono. Per esempio le riunioni tattiche organizzate reparto per reparto, o i colloqui alla presenza dello psicologo, o l’atteggiamento di Balotelli in campo al Calderon, quando, nervosissimo, ha discusso con diversi compagni, potrebbero non andar più bene.
Il Milan si rituffa sul campionato in questo clima di “tutti sotto accusa”, quindi, compreso Mario stesso, che neanche la cura Seedorf sta rigenerando, a parte una cresta nuova. Inevitabile parlare di cifre quando i mancati incassi della Champions (circa 30 milioni) vengono a mancare e Balotelli potrebbe salutare in estate, assieme a De Sciglio che piace tanto al Real.
Roberto Dal Maschio
[13/03/2014]
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