Continuano gli sbarchi degli immigrati sulle coste siciliane e all’ultimo summit indetto dal prefetto Domenico Cuttaia, per discutere il dove e il come ospitare i profughi in arrivo nella nostra Regione, quasi tutti i primi cittadini hanno disertato; ha presenziato solamente Jacopo Massaro, sindaco di Belluno. Durante il vertice è stata comunque confermata una linea: «Niente requisizioni» e intanto in Friuli, è stata aperta una tendopoli.
In Veneto i profughi continueranno ad essere ospitati dal volontariato e in alberghi di piccole dimensione e a poche stelle. «Una soluzione valida quella dell’accoglienza diffusa, programmata per piccoli gruppi e non per grandi concentrazioni, troppo impattanti sul territorio — ha dichiarato il prefetto Cuttaia durante il summit— Ma abbiamo ancora bisogno dell’aiuto dei Comuni per acquisire ulteriori spazi, sempre nel rispetto della convivenza civile».
Sono però proprio i Comuni i primi ad essere poco d’accordo. Gli assessori al Sociale di Padova, Alessandra Brunetti, e di Verona, Anna Leso, hanno evidenziato anche l’emergenza disperati che raggiungono l’Italia via terra (Est Europa, Bangladesh, Pakistan, Afghanistan).
L’assessore Brunetti ha commentato: «Per tutte queste persone i Comuni non percepiscono fondi dallo Stato ma devono comunque farsene carico. Padova è la città record per i minori non accompagnati: nel 2014 ne abbiamo accolti 150, per un milione di euro di spesa».
Dal 13 aprile scorso nella nostra regione sono arrivati già 400 immigrati (2677 già presenti). Gli ultimi 50 si sono presentati ieri mattina, mentre oggi i 35 alloggiati nella colonia Morosini del Lido verranno smistati nella provincia veneziana.
Redazione
24/04/2015
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