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Metà maggioranza vuole eliminare il Canone Rai dalla bolletta, l’opposizione: “Sarebbe la fine dell’Azienda”

Lo chiede l'Europa: il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già annunciato l'intenzione di trovare un'alternativa per il finanziamento del servizio pubblico, sostenendo che questa richiesta provenga dalla Commissione Europea.

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La Rai sta affrontando importanti cambiamenti interni, con i nuovi vertici al lavoro per finalizzare un pacchetto di nomine che verrà presentato al consiglio di amministrazione il prossimo 25 maggio. L’urgenza è quella di procedere con il ricambio dei direttori di genere, in modo da poter definire i palinsesti, ma si stanno anche prendendo in considerazione le direzioni delle testate.

All’interno della maggioranza, intanto, si registra una divisione riguardo al futuro del canone televisivo, con la Lega che vorrebbe eliminarlo dal pagamento automatico in bolletta elettrica. Questo argomento è stato al centro dell’audizione dei sindacati presso la Commissione di Vigilanza, i quali hanno lanciato l’allarme riguardo alla necessità di una certezza di bilancio. Infatti, ritornare al sistema del bollettino sarebbe come decretare la fine per l’azienda.

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già annunciato l’intenzione di trovare un’alternativa per il finanziamento del servizio pubblico, sostenendo che questa richiesta provenga dalla Commissione Europea. Tuttavia, da Forza Italia, Maurizio Gasparri ha espresso perplessità riguardo a questa operazione, definendola “un pericolo mortale”. Anche l’opposizione si è schierata contraria e ha richiesto la convocazione del Ministro Giorgetti presso la commissione parlamentare per capire le reali intenzioni del governo.

Nel pomeriggio, i sindacati dei lavoratori della Rai si sono incontrati con i nuovi vertici aziendali in vista dello sciopero proclamato per il 26 maggio. La Slc Cgil comunicherà le sue decisioni su come procedere domani, dopo le riunioni del coordinamento. Al momento sembra improbabile che lo sciopero venga revocato.

Nel frattempo, il pacchetto di nomine che sarà presentato al consiglio di amministrazione il 25 maggio è praticamente pronto, specialmente per quanto riguarda le direzioni di genere e le testate principali. Al momento i nomi sarebbero dunque: Gian Marco Chiocci al Tg1, Antonio Preziosi al Tg2, Mario Orfeo confermato al Tg3, Jacopo Volpi a Raisport, Francesco Pionati al Giornale Radio, Giuseppe Carboni a Rai Parlamento. Confermati anche Paolo Petrecca a Rainews e alla Tgr Alessandro Casarin, che raggiungerà l’età pensionabile nel 2025, ma a ottobre 2024 dovrebbe lasciare l’incarico all’attuale condirettore Roberto Pacchetti.

Il direttore del Tg2 Roberto Rao potrebbe, invece, diventare direttore della Comunicazione, con alle sue dipendenze Relazioni Istituzionali (struttura che potrebbe essere guidata dalla Mariella), Relazioni Esterne e Ufficio Stampa. Quanto ai palinsesti, emerge l’ipotesi di sostituire Che tempo che fa, dopo il passaggio di Fabio Fazio a Discovery, con Report che tornerebbe così alla collocazione della domenica sera, eventualmente con una partenza anticipata alle 20. “Nessuno mi ha detto nulla – dice a Un giorno da pecora il conduttore Sigfrido Ranucci -. L’unica cosa che posso immaginare, conoscendo l’azienda, e che qualcuno possa aver immaginato un modo per ‘metterci una pezza’. Bisogna portare rispetto a Report e alla sua storia, se qualcuno vuole mettere in difficoltà la trasmissione, spostandolo in condizioni difficili, sbaglia”.

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3 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Concordo pienamente con shylock e Ghino ….ormai è un carrozzone che non propone niente di nuovo anzi quasi tutto è già stato trasmesso dalle altre reti a pagamento…
    Hanno perso i diritti di quasi tutte le manifestazioni sportive ….
    Logico sarebbe vendere tutto a un network e quindi usare la tassa sul possesso del mezzo televisivo ( ex canone RAI) per altri scopi più urgenti…

  2. Se voglio vedere la RAI mi farò un abbonamento volontario come per Netflex, Prime Video, Disney, e mille altri, non voglio dare i miei soldi ai vari Fazio di di turno, con 10 milioni in quattro anni posso sistemare le rive dei fiumi, le strade, i ponti. Ultima osservazione, sono tutti romani, se è pubblica assumessero anche dalle altre 19 Regioni Italiane.Shylock the first

  3. Ma xrchè? C’è anora la RAI? Ma dai? Sono 25 anni che non me ne accorgo.
    Il carozzone dei 40.000 assunti (per lo più romani), divoratrice di soldi e di neuroni degli ascoltatori.
    L’ultima volta che l’ho, mio malgrado, guardata per 3 ore in 7 giorni sentivo i neuroni colare dalle orecchie, mai viste ptt@n@te più grandi in uno schermo piccolo.
    Vendetela agli arabi, saprenno perfettamente cosa farci.

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