Il “siluro rosso” rimarrà in deposito per i prossimi giorni a causa di un cedimento stradale verificatosi lungo via San Donà a Carpenedo, proprio di fronte a via delle Marmarole.
Al posto dei tram, sono entrati in azione immediatamente bus sostitutivi per garantire la continuità del servizio. Tuttavia, le cause del cedimento stradale sono ancora oggetto di indagine. Si sta valutando se le forti piogge cadute dalla notte fino alla mattina possano aver contribuito al problema o se si tratti di uno smottamento sotterraneo causato da un cedimento nei sottoservizi presenti sotto l’asfalto.
L’azienda di trasporto, Avm, ha allertato le imprese responsabili dei sottoservizi, con particolare attenzione a Veritas, che ha avviato i primi accertamenti nel pomeriggio. La priorità è comprendere se l’avvallamento è superficiale, risolvibile con una rapida cementificazione, o se il cedimento si trova in profondità sotto l’asfalto, richiedendo un intervento più lungo.
Nel pomeriggio, l’assessore alla Mobilità Renato Boraso ha effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incidente insieme ai tecnici. Boraso ha dichiarato che si stima un tempo minimo di 48 ore per ripristinare la viabilità. I tecnici ipotizzano un cedimento sotterraneo del collettore fognario lungo via delle Marmarole verso via San Donà, con una lunghezza di quattro metri e una profondità di 70 centimetri. Sondaggi ulteriori sono previsti per il lato opposto della strada, e si prevede un intervento con infiltrazioni di calcestruzzo.
Nel frattempo, i tram della linea Favaro-Cialdini resteranno fermi in deposito, e per le auto è in vigore il senso unico alternato regolato dalla polizia locale, cosa che causerà rallentamenti su un asse viario cruciale come via San Donà, utilizzata per i collegamenti tra Favaro, Carpenedo e Mestre.
Cartelli stradali di avviso e coni bianchi e rossi dei lavori stradali presidiano la zona. Nonostante l’impatto sulla viabilità, l’utenza ha subito contraccolpi limitati grazie all’attivazione dei bus sostitutivi.
Dal primo pomeriggio di ieri, gli autobus hanno esteso la loro copertura sostituendo anche la linea T2 (Mestre Marghera), poiché il cedimento di via San Donà interessa la strada principale che collega al deposito dei tram in via Monte Celo a Favaro. Avm ha quindi richiamato tutti i mezzi alla base, garantendo il servizio autobus sostitutivo sulle due linee interessate.
Un incubo! La capienza dei bus sostitutivi non è sufficiente a contenere tutte le persone che la mattina vanno a Venezia a lavorare.
In questi giorni poi ci sono scolaresche che vanno a Venezia evidentemente per qualche visita prenotata ai musei o altro…
Risultato: restano a terra i pendolari!
Possibile che non si possano rafforzare le corse nelle ore di punta?
E’ il solito problema dei schei?