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Mestre, Veneziano trovato morto in ascensore: “Era un ladro”, ma la versione non convince

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La scena del crimine, ora sotto indagine come in un giallo-thriller, è un appartamento di Mestre dove sarebbe andato in scena un tentato furto, terminato con esito tragico. Il fatto è accaduto la scorsa notte, in un condominio di via Rampa Cavalcavia, situato nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria di Mestre. A perdere la vita è stato uno dei tre malviventi entrati in casa per rubare. La vittima è stata identificata come un uomo di mezza età, componente della banda di ladri che aveva preso di mira l’appartamento per rubare.

La scorsa notte, dunque, la situazione ha preso una svolta drammatica quando i due residenti nella casa, entrambi giovani, hanno sentito dei rumori ed hanno capito che avevano i ladri in casa. I due giovani, identificati come il nipote del proprietario dell’abitazione e un suo amico, sono stati svegliati dai rumori provenienti dall’interno dell’appartamento. I due si sono così buttati per fermare il furto, affrontando i malviventi. I ladri, vista la malparata hanno cercato di fuggire dalla scena del crimine. Tuttavia, e qui dovranno fare piena luce le indagini, uno dei ladri è rimasto a confrontarsi fisicamente con uno dei giovani residenti.

Secondo il racconto degli interessati, il malvivente sarebbe caduto nel vano scale mentre tentava di evitare il confronto con il giovane residente. Nella caduta, però, le ferite riportate sarebbero state molto gravi, e il malvivente è deceduto sul posto. Gli altri due membri della banda sono riusciti a fuggire, lasciando dietro di sé una scena di caos e confusione. La polizia è stata allertata immediatamente e ha iniziato a raccogliere riscontri e testimonianze. Gli investigatori stanno cercando di accertare l’esatta dinamica dei fatti.
L’indagine è in corso e, al momento, nulla trapela dagli inquirenti.

AGGIORNAMENTO ORE 15
L’uomo trovato morto in un condominio a Mestre è stato scoperto all’interno dell’ascensore del palazzo, dentro al quale c’erano anche i due occupanti dell’appartamento. Contrariamente alla versione del tentato furto, appresa in un primo tempo, si tratterebbe quindi di un omicidio scaturito forse dopo una lite tra persone che si conoscevano.
I due giovani, secondo quanto si apprende, sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario. Con la polizia sono dovuti intervenire anche i vigili del fuoco, perché la cabina dell’ascensore, probabilmente per gli scossoni, era rimasta bloccata all’altezza del terzo piano.

AGGIORNAMENTO ORE 16
La vittima dell’omicidio avvenuto la notte scorsa a Mestre è un 32enne del veneziano, Lorenzo Nardelli. I due uomini arrestati in flagranza – trovati col corpo della vittima nell’ascensore del palazzo – sono due cugini, Radu Rasu, 32 anni, e Marin Rasu, 35 anni, di origine moldava, di 32 e 35 anni, nipoti del proprietario dell’appartamento. Sono stati portati in carcere, accusati di omicidio volontario. Nardelli presentava un’ampia ferita alla testa, probabile causa della morte. Nel vano della cabina ascensore non c’era però alcun corpo contundente. La ricostruzione della vicenda è tuttora in corso. Secondo quanto si è apprende, la versione iniziale – un tentativo di furto finito nel sangue – sarebbe quella sostenuta dai due cugini durante l’interrogatorio. Ma vi sono diversi elementi da accertare , e al momento questa tesi non trova conferme negli ambienti investigativi. Vicini di casa dei due fratelli hanno riferito che da qualche giorno nell’abitazione si sentivano forti rumori, musica ad alto volume fino a tarda sera, tant’è che qualcuno aveva chiamato le forze dell’ordine per dei controlli.

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