Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 luglio, è stato intercettato dagli uomini della Guardia di Finanza e accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo per il rimpatrio, il cittadino tunisino che, di recente, si era reso responsabile di gravi comportamenti che avevano ingenerato nella cittadinanza un forte allarme sociale.
In particolare, lo straniero, classe 2005, era balzato agli onori della cronaca poiché nei giorni scorsi era andato in escandescenza nei pressi di un noto di Mestre, in Riviera XX settembre, lanciando in aria tavolini e sedie e minacciando il proprietario del locale alla presenza di numerosi cittadini e passanti.
Tale comportamento era stato ripreso in video da alcuni passanti e si era velocemente diffuso nel web tramite piattaforme social e sulla stampa. Ma proprio attraverso l’attento monitoraggio delle fonti social e di internet gli operatori di Polizia sono riusciti a risalire all’identità del responsabile.
Il tunisino, irregolare sul territorio, aveva inoltre collezionato, nel corso del suo soggiorno in Italia, svariati precedenti penali, essendo stato denunciato quando ancora minorenne per reati di furto, resistenza a Pubblico Ufficiale e comportamenti violenti sia nei confronti delle Forze dell’Ordine che degli operatori impegnati nelle Comunità nelle quali lo stesso era stato ospitato.
Nel territorio veneziano, in particolare, lo straniero era stato più volte denunciato dalle Volanti della Questura e dalla Polizia Locale di Venezia per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere, rapina e furto.
A fine aprile di quest’anno, inoltre, era riuscito a fuggire dal C.P.R. di Milano durante il transito presso l’aeroporto volto al suo rimpatrio.
Il gentiluomo è stato fermato e preso in custodia nella giornata di ieri da personale della Guardia di Finanza nell’ambito dei servizi straordinari interforze coordinati dalla Polizia di Stato nell’area del quartiere Piave. Al termine degli accertamenti di rito e grazie allo scrupoloso lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia, lo stesso è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo, dove rimarrà in attesa di essere rimpatriato.