La Guardia di Finanza di Venezia ha individuato e sottoposto a sequestro oltre 10.000 prodotti, tra souvenir, capi di vestiario, articoli di ferramenta e bigiotteria, non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo.
Le irregolarità sono emerse durante una serie di controlli a negozi nel quartiere Piave di Mestre, a ridosso della stazione ferroviaria.
La merce sequestrata ha un valore complessivo di oltre 20 mila euro, e i responsabili del negozio, cittadini bengalesi, sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo.
Nel corso degli accessi, sono state altresì riscontrate irregolarità in materia di lavoro, con la scoperta di nove lavoratori irregolari, di cui sei completamente “in nero”, con la conseguente irrogazione di sanzioni amministrative ai datori di lavoro per oltre 120 mila euro.
Nei confronti di 24 attività commerciali, invece, sono state constatate violazioni per l’omesso rilascio del documento fiscale.
Un parrucchiere di origine cinese, in particolare, negli ultimi due anni ha continuato a corrispondere lo stipendio a un proprio dipendente solo in denaro contante, modalità oramai non consentita dall’estate del 2018.