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Mestre: all’esame di guida manda l’amico, tanto è nigeriano come lui

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Mestre: all’esame di guida manda l’amico. Così un terzo si è sostituito al connazionale per sostenere l’esame teorico di guida. Ma è andata male ad entrambi.
Il mondo è dei furbi? Se la pensi così, hai cercato di ottenere la patente di guida e non ci riesci, pensi a come fregare il sistema.
E se studiare non è nelle tue corde pensi se c’è un metodo «alternativo» per poter ottenere il fatidico “tesserino rosa”.
O.G., cittadino nigeriano, classe 96, residente a Rieti ma domiciliato a Martellago, si è così presentato presso gli uffici della motorizzazione civile di Mestre, con in mano la carta di soggiorno, carta d’identità e tessera sanitaria,

quindi dopo essersi accomodato nella sala adibita ai test, assieme agli altri candidati, ha iniziato il primo step, per poter ottenere l’agognata patente.
Al termine della prova, le domande che aveva sostenuto erano tutte corrette, ma qualcosa deve aver insospettito il funzionario di vigilanza, che deteneva la documentazione, precedentemente consegnata dal candidato, prima dell’inizio della prova.
Certo la nazionalità era la stessa, ma, da un attento controllo delle foto

apposte sui documenti, la persona non corrispondeva certo all’uomo che aveva davanti.
Una telefonata al 112, ed i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, si sono presentati presso gli uffici.
Ai controlli ufficiali è emerso che il cittadino nigeriano, che si era presentato a sostenere l’esame teorico, non corrispondeva all’effige sui documenti ma si era sostituito “all’amico” suo connazionale K.S.F. residente a Dolo (VE).
I documenti sono stati posti sotto sequestro, mentre il test è stato invalidato ed annullato.
Il finto candidato

è stato così deferito all’A.G. lagunare per il reato di sostituzione di persona, mentre sono in corso accertamenti per capire la natura “commerciale” tra i due connazionali.

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