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Morto Maurizio Scaparro, direttore di memorabili Carnevali a Venezia e della Biennale Teatro

Regista di fama internazionale, è stato direttore artistico del Carnevale di Venezia e direttore della Biennale Teatro.

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Morto Maurizio Scaparro, regista e direttore artistico di memorabili Carnevali.
Proprio nei giorni del Carnevale di Venezia si è spento questa mattina, venerdì 17 febbraio 2023, all’età di 90 anni, quello che fu il direttore artistico di edizioni storiche della manifestazione veneziana, conosciuta in tutto il mondo. Regista romano di fama internazionale, Maurizio Scaparro a Venezia viene ricordato per aver lasciato il segno alla Biennale Teatro e nel Carnevale.

Era l’ultimo grande nome di quello storico gruppo, di cui fu capostipite Strehler col Piccolo dei Milano, che, nel dopoguerra, fece nascere il teatro pubblico e la moderna regia in Italia, ma che fu soprattutto direttore della Biennale Teatro dal 1979 al 1982 e dal 2006 al 2009.

Il nome di Maurizio Scaparro per Venezia significa Biennale Teatro e Carnevale moderno, quello dapprima abbozzato alla fine degli anni ’70 e successivamente organizzato con un vero e proprio programma di eventi teatrali curati dalla Biennale dal 1980.

Erano gli anni in cui, per chi lo ricorda, Radio Vanessa iniziò a portare musica per la prima volta in Piazza San Marco, con un vero e proprio palcoscenico, attirando decine di migliaia di persone a fare festa e danzare in maschera all’ombra del Campanile.

La firma di Scaparro nel Carnevale di Venezia è associata anche a quelle memorabili edizioni di inizio anni Ottanta. Fu direttore artistico nel 1980, 1981, 1982 e a quelle del 2005, in cui ideò un progetto con una maratona teatrale negli ultimi tre giorni e tre notti dei giorni di Carnevale e nel 2006 quando curò la programmazione teatrale che aveva come titolo “Il drago e il Leone”.

Proprio il 17 febbraio di un anno, fa la Biennale inaugurava una mostra fotografica per omaggiare i suoi 90 anni. E a ricordo di quelle edizioni Scaparro diceva: “Sono trascorsi quarant’anni dal Carnevale Napoli a Venezia, che si concluse il 23 febbraio 1982 ma ancora oggi ho ben nitide davanti a me le tante immagini che costituiscono la memoria di qualcosa di unico, se non di irripetibile. I pulcinella che, con le loro maschere, invadevano una Venezia incantata o l’elefante che, nel Carnevale del 1981, percorreva le calli come se fosse un passante abituale, sono alcuni dei momenti più forti che riecheggiano nella memoria collettiva di chi partecipò a quelle giornate di cultura”.

Scaparro aveva compiuto 90 anni il 2 settembre scorso e si è spento nella sua casa romana.

Il Carnevale di Venezia lo ricorda con affetto e lo ringrazia per quanto ha saputo dare a questa che è, oggi, una delle feste più conosciute e diffuse nel mondo.
“E stato fondamentale per la nascita del Carnevale moderno – è il commento di Piero Rosa Salva, amministratore unico di Vela Spa, la società che organizza il Carnevale – Con lui scompare una figura importante nella cultura della nostra città. Lo ricordo all’epoca dei primi anni ’80 quando vivevo la kermesse da semplice cittadino: la sua straordinaria intuizione di portare il teatro per strada diede un contributo straordinario alla partenza e alla costruzione del Carnevale moderno, creando fin da subito una manifestazione di cultura che ha poi sempre viaggiato su un livello di eccellenza oltre che diventare un veicolo di promozione fantastico per la città”.

Per onorarne il ricordo, questa sera verrà osservato un minuto di silenzio prima degli spettacoli sull’acqua in programma all’Arsenale mentre alle ore 22 il direttore artistico del Carnevale di Venezia Massimo Checchetto ricorderà Scaparro dal palco prima dello spettacolo “I racconti di (quasi) mezzanotte” previsto in Piazza San Marco e curato da Alberto Toso Fei.

Numerose attestazioni di stima e messaggi di cordoglio stanno arrivando in queste ore dalle autorità cittadine.

“Con Maurizio Scaparro – ha commentato con una nota il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – l’arte teatrale italiana perde uno dei suoi interpreti più grandi che, nella sua lunga e straordinaria carriera, ha lasciato il segno e ricordi indelebili anche in Veneto, a cominciare dai suoi anni come Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia (dal 1979 al 1982) quando creò, fra l’altro, il “Carnevale del Teatro di Venezia” tra il 1980 e il 1982, che suscitò una grande eco mondiale.
In una lunga e luminosa carriera – ricorda ancora Zaia – Scaparro fu anche direttore del Teatro Olimpico di Vicenza ma, in generale, è stato uno dei grandi protagonisti della nascita del teatro pubblico e della moderna regia in Italia. Quando se ne va una persona come Scaparro – conclude Zaia – l’intera cultura nazionale e internazionale perde con dolore una figura insostituibile”.

“Venezia piange Maurizio Scaparro che ci lascia proprio nei giorni in cui la Città celebra il Carnevale, quello spettacolo che proprio lui volle rendere una grande festa di piazza e un evento che potesse coinvolgere tutti diventando famoso nel mondo – è i ricordo del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Un artista illuminato, un genio che ideò il teatro pubblico e la moderna regia nel nostro Paese e che proprio qui a Venezia, oltre ad essere considerato il padre del Carnevale, è stato direttore del Festival Internazionale di Teatro all’interno della Biennale di Venezia. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari arrivi il più sincero cordoglio da parte della Città e mio personale con la certezza che Venezia saprà omaggiarne la memoria”.

Anche la Biennale di Venezia esprime “profondo cordoglio per la scomparsa del grande regista teatrale Maurizio Scaparro. Fra i Maestri della regia del secondo novecento, ma insieme visionario organizzatore di eventi che hanno rappresentato un indimenticabile capitolo della storia della Biennale di Venezia.
E’ con la sua prima direzione della Biennale Teatro tra il 1979 e l’82 che Maurizio Scaparro re-inventa il Carnevale del Teatro invadendo campi e campielli di Venezia e legando, da allora, indissolubilmente, il suo nome a quell’esperienza. Anche nella sua seconda direzione, dal 2006 al 2009, Scaparro replica la magia di un Carnevale che ha saputo rendere unico e irripetibile. Proprio lo scorso anno la Biennale aveva omaggiato i 90 anni di Maurizio Scaparro con la mostra “Il Carnevale squarcia la nebbia”- fotografie, video, manifesti, documenti, oggetti e articoli d’epoca, provenienti dall’Archivio Storico – e con una giornata di testimonianze sulla sua opera”.

Autore di spettacoli che sono rimasti celebri nell’ambito della sua ricca produzione, dal Don Chisciotte con Pino Micol a Memorie di Adriano con Giorgio Albertazzi, così il regista romano viene ricordato da Roberto Cicutto, Presidente della Biennale: “Agli inizi della mia carriera di produttore, ho seguito la realizzazione della versione televisiva e cinematografica del Don Chisciotte di Maurizio Scaparro. Un’esperienza che oltre ad essere anticipatrice della multimedialità, mi ha insegnato come il rispetto umano per i collaboratori e per gli artisti fosse per lui un elemento essenziale del processo creativo. Gliene sarò sempre grato”.

Il presidente, il direttore generale, i direttori del settore Teatro, il consiglio d’amministrazione a nome della Biennale tutta esprimono il loro più profondo cordoglio e si uniscono al dolore alla famiglia.

G.P.

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Grazie Scaparro per aver dato ai veneziani i più bei carnevali mai visti e che purtroppo sono solo un ricordo.
    La tua non era “promozione della città” ma cultura per tutti!
    Altro che ballo del doge per milionari e gente che gira per la città senza un’adeguata accoglienza e senza un programma decente!

  2. Grazie Scaparro per aver dato ai veneziani i più bei carnevali mai visti e che purtroppo sono solo un ricordo.
    La tua non era “promozione della città” ma cultura per tutti!
    Altro che ballo del doge per milionari e gente che gira per la città senza un’adeguata accoglienza e senza un programma decente!

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