Marghera, microspaccio tra i rifugi fatti di scatoloni e cassette sotto il cavalcavia. La polizia locale sgombera i bivacchi e ferma un uomo.
Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato materassi, tappeti e asciugamani sostenuti da cassette e scatoloni a mo’ di tende.
Questa mattina una squadra del Nucleo di Pronto Impiego della Polizia Locale di Venezia è intervenuta, nell’ambito del programma di rigenerazione urbana denominato “Oculus”, alla rampa Rizzardi, sotto il cavalcavia di Marghera, dove si erano insediate alcune persone di origine magrebina dedite al consumo e al microspaccio di sostanze stupefacenti.
Sotto la rampa, in una posizione difficilmente visibile dall’esterno, erano stati allestiti da alcuni giorni due rifugi notturni, che versavano in condizioni igieniche disastrose: l’insolito viavai di persone non era però sfuggito ai residenti di Marghera, che hanno prontamente segnalato la cosa alla Polizia locale.
I rifugi notturni erano composti di pezzi di legno, cassette della frutta, materassi, scatoloni, tappeti e asciugamani a mo’ di tende. Vicino sono stati trovati degli oggetti che hanno lasciato pensare al passaggio di persone: ciabatte infradito, una pentola e un piatto, una scatola di sale.
Nel corso dell’operazione di sgombero, in cui sono stati impiegati anche i cani antidroga, è stato identificato un uomo di nazionalità marocchina, su cui sono ora in corso accertamenti.