Marghera, l’ex vuole fare sesso e la prende con la forza: lei glielo taglia

Marghera, l’ex vuole fare sesso e prende la donna con la forza: lei riesce ad arrivare ad un coltello e… taglia “l’attributo maschile” all’uomo. Il fatto è accaduto a Marghera (Venezia) ieri sera, al termine di un incontro che doveva essere centrato sulla riconciliazione familiare. Un uomo di 43 anni, straniero, è finito invece ricoverato d’urgenza all’Ospedale dell’Angelo a Mestre. Il motivo del ricovero era dato dal fatto che l’uomo voleva costringere l’ex moglie ad un rapporto sessuale e per questo ne era nata una colluttazione nella quale la donna è riuscita ad afferrare un coltello per difendersi e con questo ha reciso buona parte dell’organo sessuale maschile.

Nella colluttazione anche la donna è rimasta ferita. I medici dell’ospedale all’Angelo di Mestre, dove l’uomo è stato ricoverato in Urologia e “trattato” da esperti nella chirurgia urologica, sono poi riusciti a ricomporre chirurgicamente la parte evirata.
I due, da tempo separati – riferiscono i giornali locali – si erano incontrati ieri sera a Marghera (Venezia) per mettersi d’accordo sulla gestione della figlia. Lui ha poi cercato di convincere l’ex moglie a riprendere la relazione, e per finire avrebbe tentato un approccio che, andando avanti con le insistenze, è diventato violento. Alla fine, di fronte al netto rifiuto, ha insistito con la forza ma, come detto, lei è riuscita ad arrivare ad un coltello.

Il ferimento è nato – è stato accertato – di fronte agli “attacchi” e al rifiuto netto dell’ex moglie e alla sua determinazione a respingere gli approcci indesiderati. L’uomo ha voluto continuare ad insistere con crescente aggressività, finché la situazione è “sfuggita di mano”, se così si può dire, culminando in un inaspettato gesto di autodifesa da parte della donna armata di coltello che ha afferrato in cucina.
Le ferite riportate nella colluttazione hanno reso necessario il trasporto dell’uomo e della donna all’Ospedale dell’Angelo di Mestre. Qui il team medico ha operato, evidentemente con premesse diverse, in entrambi i pazienti: mentre la donna è stata curata per le ferite, all’uomo è stato fatto il tentativo “di riattaccarlo” attraverso un delicato e urgente intervento chirurgico.

Al termine, è ritenuto che l’intervento abbia avuto successo, così oggi nessuno dei due protagonisti del fatto è in pericolo di vita. Tuttavia, i medici hanno sottolineato che, nel caso dell’uomo, il rischio di rigetto è una preoccupazione presente e costante in tali procedure.
Sia l’uomo che la donna rimarranno sotto osservazione medica per diversi giorni, mentre le indagini sul caso continuano.