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Maltempo colpisce l’Italia. Ad Ancona: “Salite ai piani alti”

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Il maltempo che si è abbattuto sull’Italia continua a fare paura.
Nella zona di Senigallia (Ancona), zona già colpita dall’alluvione dei fiumi Misa e Nevola lo scorso settembre, a causa delle intense piogge, “tutti gli idrometri a monte hanno superato i livelli di sicurezza e l’innalzamento continua costante”.

Il Comune fa sapere che l’ondata di piena del Misa “attraverserà il centro città presumibilmente verso le ore 9 di questa mattina”; “il Misa a Bettolelle è arrivato ai 3 metri superando i livelli di guardia” e dunque l’amministrazione invita a “salire ai piani alti”.

Le pattuglie delle Forze di Polizia, della Protezione Civile e Volontari stanno avvisando la cittadinanza e il Comune invita la cittadinanza a tenersi informati sui canali istituzionali dell’amministrazione di Senigallia.

A Potenza, invece, le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse causa neve. Lo ha stabilito il sindaco, Mario Guarente, con un’ordinanza emessa durante la notte. Sabato scorso anche asili nido e Università erano rimasti chiusi, sempre a causa della neve. Oggi, invece, questi funzioneranno regolarmente. L’ordinanza di Guarente è stata presa, “constatata l’instabilità degli eventi atmosferici”, dopo contatti con la Protezione civile e il rettore dell’Università.

Il maltempo in peggioramento, con forte vento e accumuli di neve, ha fatto decidere anche la chiusura per oggi (lunedì) delle scuole in quattro Comuni del Modenese: a Zocca e nei paesi montani di Frassinoro, Montefiorino e Palagano.

In generale, il freddo glaciale che sta attraversando l’Italia non sembra voler mollare la presa. Neve e vento continuano ad imperversare sull’intera penisola, con l’allerta maltempo che oggi sarà arancione su Emilia-Romagna e Marche e gialla su Abruzzo, Molise e su settori di Umbria, Campania e Basilicata.

“Pericolo valanghe”, infine, è stato emesso di grado ‘3’ (marcato su una scala fino a ‘5’) sulle Dolomiti del Veneto.
Lo rende noto l’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpav).

Il vento forte da Nord-Est continua a determinare una significativa redistribuzione della neve caduta la scorsa settimana e oltre il limite del bosco sono presenti diffusi depositi di neve ventata in tutte le esposizioni. Già nella giornata di sabato sono stati segnalati anche alcuni distacchi di valanghe a lastroni di neve ventata sia provocate che spontanee.

Oltre il limite del bosco il pericolo di valanghe continua a rimanere marcato così come nei luoghi sottovento come conche e impluvi ma anche in zone con cambi di pendenza specie in prossimità di creste e forcelle. I distacchi saranno possibili anche in profondità per la presenza di strati deboli perché non ancora ‘ancorati’ a quelli precedenti. Lungo i pendii ripidi estremi sottovento, l’Arpav non esclude distacchi spontanei per sovraccarico di neve ventata.

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