Premetto che non ho niente contro gli animali. Amo i cani e ancora di più i gatti. Vorrei solo raccontare una scena che mi ha un po’ … così… urtato.
Mercoledì pomeriggio, torno da Mestre in autobus Actv.
Un viaggio insolitamente piacevole: il mezzo non era pieno, c’erano posti a sedere liberi, eccetera.
Non solo, un autobus Actv bello, pulito, in ordine. I sedili addirittura erano tappezzati in tessuto. Tessuto bello, pulito, nuovo io penso.
Tra di me pensavo: magari fosse sempre così, ma poi le situazioni le cose… sappiamo…
Ad un certo punto, però, ad una fermata, monta una signora giovane con il suo cagnolino in braccio e va a sedersi sui due posti liberi affiancati. Uno viene occupato da lei stessa, mentre sull’altro viene appoggiato il cagnolino.
Il povero animale si è un po’ pulito le zampette sul tessuto nuovo e pulito e poi si è adagiato così fino a Piazzale Roma.
La domanda che mi faccio è: io, sia pur amando il mio animale, non l’avrei messo sul sedile di tessuto (ma neanche senza tessuto) per un fatto di ‘senso civico’. Ma forse sbaglio io? Che cosa dice il regolamento sul trasporto di animali?
Lo vorrei capire perché non lo so.
Magari ha ragione la giovane, per carità, ma io penso, considerando anche che durante la mattinata aveva anche piovigginato, che è prevedibile che la bestiola abbia camminato anche sul bagnato, forse sul fango, che il cagnolino dovesse stare a terra.
Non pensiamo al prossimo viaggiatore-viaggiatrice che dovrà sedersi su quel posto con i suoi pantaloni che si possono sporcare, o magari un cappotto o un impermeabile chiaro che si appoggerà dove il cagnolino ha appoggiato le zampette ma anche e soprattutto il suo didietro.
Non so, veramente.
Comunque non chiedetevi perché non ho fatto osservazione, è perché stavo facendo ritorno dall’ospedale di Mestre nella mia Venezia e non avevo proprio il fiato per una discussione dopo la giornata passata. E poi faccio questa domanda davvero senza polemica.
Grazie.
Marilena F.
se trasporti un animaletto in un mezzo pubblico ha bisogno della gabbietta.
Ha ragione e il guidatore avrebbe dovuto riprendere la ragazza insegnandole l’educazione. I cani che restino cani.