Come fosse un diario con gli ultimi accadimenti, l'impianto accusatorio contestato al marito di Lucia Manca, Renzo Dekleva, si presenta come una ricostruzione in cronaca. Gli investigatori hanno così messo a fuoco come e quando Lucia Manca e' stata uccisa.
Lucia sarebbe stata soffocata la sera del 6 luglio verso le 22, probabilmente dopo aver mangiato una pizza assieme. Il corpo e' rimasto li', esanime, dove si trovava. Suo marito, quella sera stessa ha raggiunto l'amante, verso le ore 22, e con lei si e' intrattenuto qualche ora rientrando a casa verso l' 1. Rientrato, Renzo Dekleva avrebbe ripreso l'auto caricando il corpo della moglie nel bagagliaio e, alcune ore dopo, l'avrebbe trasportano fino nel Vicentino, a Cogollo del Cengio.
La scelta del luogo dove abbandonare il cadavere e' ricaduta su una strada che marito e moglie percorrevano spesso per raggiungere la casa delle vacanze in Folgaria. Il luogo dell'abbandono si e' rivelato molto adatto (la scoperta della donna morta e' avvenuta solo mesi dopo), indizio che fa pensare ad una buona pianificazione e premeditazione dei comportamenti.
Per ora sono ipotesi accusatorie, adesso la parola spetta a magistrati e P.M.
Renzo Dekleva dal momento dell'arresto non ha parlato, ma su di lui pesa un impianto indiziario molto pesante, che dovra' provare a respingere.
Come quello dell'aggancio alla cella del telefonino durante il 'viaggio della morte', quello in cui il corpo di Lucia presumibilmente ha rilasciato tracce di urina nel bagagliaio dell'auto, atto fisiologico compatibile con gli ultimi istanti di una morte per soffocamento. Il passaggio sull'autostrada A4 sarebbe stato registrato nei suoi spostamenti ed è uno degli elementi dominanti che hanno portato all'arresto di Renzo Dekleva, 53enne arrestato martedì con l'accusa dell'omicidio della moglie, Lucia Manca.
[02/01/2012]
Sergio Dal Bon
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Omicidio Lucia Manca, arrestato il marito
Concretizzata ieri l'ipotesi che la gente comune aveva per la testa da molto tempo: l'assassino di Lucia potrebbe essere proprio lui, Renzo Dekleva, il marito cinquantaquattrenne informatore farmaceutico di Marcon.
La cinquantaduenne bancaria veneziana Lucia Manca, e' stata uccisa la notte tra il 6 e il 7 luglio scorso, ma della donna non si era saputo più nulla fino allo scorso 6 ottobre quando i suoi poveri resti erano stati rinvenuti nei pressi di un viadotto di Cogollo del Cengio, nel Vicentino.
L'atto d'accusa del magistrato non lascia spazio a dubbi: «Omicidio volontario aggravato» anche se non fa cenno al reato di occultamento di cadavere.
Renzo Dekleva dovra' rendere conto di una lunga serie di indizi che indirizzano la colpevolezza verso di lui, come il bagagliaio dell'auto dove sono stati rinvenuti i dna suo e della moglie, o come le bugie raccontate agli inquirenti durante le indagini.
«Asfissia», e' l'impietosa causa di morte descritta dal medico legale Andrea Galassi nel referto che ha consegnato ai magistrati, ed e' da escludere che Lucia Manca se la sia autoindotta, e' quindi omicidio per soffocamento.
Gli indizi raccolti fin dai primi giorni attiravano la responsabilita' verso il marito, come le sue contraddizioni o le menzogne sulla doppia vita che conduceva con l'amante a cui non aveva detto di essere sposato.
I carabinieri hanno prelevato Renzo Dekleva ieri pomeriggio e lo hanno accompagnato al carcere di Venezia.
