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l'on. Motti: “L'Ue rimborsi i cittadini per il traffico aereo in tilt a causa del vulcano

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[26/04] "L'Unione Europea si faccia carico dei rimborsi dei cittadini che hanno subito danni, oltreché disagi, a causa del blocco del traffico aereo dovuto alla nube sprigionatasi dal vulcano islandese. Le istituzioni comunitarie vigilino affinché i danni patiti dalle compagnie aeree, in seguito al blocco dei voli, non ricadano sulle tasche dei cittadini sotto forma di aumenti tariffari. Da ultimo, ma non per importanza, è necessario adottare urgentemente un piano d'azione europeo di coordinamento fra Governi nazionali ed enti che, in caso di calamità  naturali, prevenga ulteriori disagi, come quelli che si sono verificati in Francia, dove al blocco aereo si è aggiunto anche uno sciopero dei treni, con ripercussioni aggiuntive per il trasporto in tutta l'Unione".

E' quanto ha chiesto l'eurodeputato Udc-Ppe Tiziano Motti (foto) in un recente intervento al Parlamento europeo.

 

"Un'emergenza - ha sostenuto l'on.Motti - come quella causata dal vulcano islandese non s'era mai vista. I nostri cittadini non scorderanno facilmente i tabelloni degli aeroporti con il 100% dei voli cancellati, la loro prigionia -da innocenti! - per giorni nelle zone aeroportuali di transito da un volo all'altro (dalle quale non potevano uscire per mancanza del visto sul passaporto), le file interminabili alle stazioni ferroviarie, alle compagnie di noleggio auto e ai taxi locali, per raccogliere nella maggior parte delle occasioni il “tutto esaurito”.Le compagnie aeree hanno certamente subito le perdite finanziarie maggiori. Ed i cittadini rischiano ora la doppia beffa: oltre ai disagi e ai costi imprevisti difficilmente rimborsabili, un possibile aumento delle tariffe aeree quale ammortizzatore dei danni subiti. Questa ipotesi va evitata senza se e senza ma. L'Unione europea dovrà  perciò farsi carico, come se ne fa in caso di calamità  naturali di grandi proporzioni, del risarcimento ai cittadini, che sono certamente incorsi in spese aggiuntive ed impreviste per attenuare, per quanto possibile, i disagi vissuti e alle compagnie aeree, avendo cura massima che questi ultimi non si trasformino in aiuti di stato volti a favorire la compagnia di bandiera, ed i cittadini devono essere i primi ad avere le garanzie di essere assistiti dall'Unione europea e di sentirsi tutelati, direttamente e indirettamente".

"Il fatto che anche il Parlamento europeo abbia accordato una riduzione dell'attività  parlamentare, venendo meno il numero dei Deputati presenti alle votazioni e quindi la sua rappresentatività  - continua l'onorevole Motti - è sintomo della necessità  di adottare urgentemente un piano d'azione europeo di coordinamento fra Governi nazionali ed enti, una regia preposta alla protezione della cittadinanza sotto il controllo del Parlamento europeo.  Si otterrebbe in tal modo quella rapida risposta alle esigenze dei cittadini, che oggi i governi non hanno saputo singolarmente garantire, evitando, lo speriamo, che al  caos più totale del blocco completo dello spazio aereo, si aggiungano anche gli scioperi delle ferrovie, come è successo in casa dei nostri cugini d'Oltralpe".

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