Nella mattinata del 19 novembre 2014, la Polizia di Stato e, in particolare, i poliziotti del Commissariato di Jesolo, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dell’Immigrazione clandestina hanno proceduto all’espulsione con accompagnamento presso il C.I.E. di Ponte Galeria a Roma di un cittadino marocchino, T.R.
Lo straniero in questi anni si era reso responsabile di reati contro il patrimonio e la violazione della normativa sugli stupefacenti e in particolare: arrestato per furto con destrezza, deferito, più volte, in stato di libertà per furto aggravato in esercizio commerciale, segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti, deferito in stato di libertà per furto in abitazione, deferito in stato di libertà per furto di motociclo, deferito in stato di libertà per lesioni, e tratto in arresto per detenzione ai fini di spacci odi sostanze stupefacenti;
Inoltre era abitualmente frequentatore di pregiudicati e inoltre era destinatario della misura di prevenzione dell’avviso orale emesso dal Questore di Venezia il 28.08.2014.
Non ultimo, l’uomo nella giornata di domenica 16 novembre veniva trovato abusivamente all’interno di un appartamento ad uso estivo pertanto nuovamente denunciato per invasione di fabbricati, danneggiamento e ricettazione, reati per i quali l’A.G. competente ha già concesso il nulla osta all’espulsione.
L’attività che ha portato all’espulsione dello straniero ha visto l’attività sinergica di diversi Uffici di Polizia poiché lo stesso, coniugato con cittadina italiana, era di fatto non espellibile dal territorio nazionale.
Tuttavia, l’attività investigativa ha permesso di dimostrare che lo straniero, pur avendo contratto regolarmente matrimonio, non ha mai regolarizzato la sua posizione sul territorio nazionale con la richiesta di rilascio di permesso di soggiorno come coniugato con cittadina italiana.
Di fatto, inoltre, dai controlli svolti dai poliziotti, il soggetto in questione risultava di fatto separato dalla moglie, la quale, anche’essa con precedenti di Polizia, conviveva già da tempo con un altro straniero in un’altra città.
Grazie anche ai racconti della donna, gli Operatori, non sussistendo più motivi ostativi, hanno potuto procedere alla sua espulsione con accompagnamento dello straniero al C.I.E. di Roma.
Redazione
22/11/2014
