IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

domenica 28 Aprile 2024
12.8 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGEL'incidenteL'incidente sul Ponte della Libertà è costato la vita a una donna di 31 anni: andava a Venezia col fidanzato
Questa notizia si trova quiL'incidenteL'incidente sul Ponte della Libertà è costato la vita a una donna...

L’incidente sul Ponte della Libertà è costato la vita a una donna di 31 anni: andava a Venezia col fidanzato

pubblicità

L’incidente sul Ponte della Libertà è costato la vita a una donna di 31 anni. Si tratta di una turista francese. La vittima, originaria della Borgogna, stava raggiungendo Venezia con il fidanzato. L’uomo era alla guida della moto che ha avuto l’incidente. I due stavano per raggiungere la tanto attesa vacanza a Venezia, ma il loro viaggio si è interrotto in maniera drammatico ieri pomeriggio.

La coppia, composta dalla turista e dal fidanzato suo coetaneo, aveva scelto di raggiungere Piazzale Roma a bordo di una moto Bmw Gs 1200. Purtroppo, a pochi metri dal terminal veneziano, la loro moto ha perso aderenza con l’asfalto del Ponte della Libertà, proprio nell’ultimo tratto di strada che collega la laguna di Venezia al resto del mondo.
Le indagini sono in corso, condotte dal reparto Motorizzato della polizia locale. Secondo una prima ricostruzione la violenta pioggia che ha interessato la città in quei minuti ha avuto un ruolo cruciale sul sinistro.

Secondo una prima ipotesi, l’incidente è avvenuto quando la ruota anteriore della moto ha toccato la rotaia del tram. Sarebbe stato proprio il binario, reso sdrucciolevole dalla pioggia, a far perdere aderenza e scivolare la moto facendola precipitare al suolo. La povera passeggera, seduta dietro, è stata scaraventata contro il guardrail, con esiti fatali. Il suo casco è stato rinvenuto incastrato tra le lamiere del ponte. Il fidanzato alla guida della moto è rimasto anch’egli ferito ma ha subito lesioni minori. E’ stato ricoverato ma non è in pericolo di vita. L’uomo è ora indagato per omicidio stradale,

L’incidente, come sempre in questi casi, ha avuto un impatto significativo sulla circolazione stradale. Il Ponte della Libertà è rimasto chiuso per quasi due ore, isolando Venezia e alimentando le tipiche polemiche di queste situazioni. Oltre alla questione della sicurezza del Ponte, che rimane l’unico collegamento su gomma tra Venezia e la terraferma, sullo sfondo ci sono le discussioni sulla scarsa larghezza della carreggiata del Ponte della Libertà. Larghezza che il tram ha ulteriormente ridotto, al punto che basta un incidente per paralizzare il traffico e isolare la città lagunare, sia per i trasporti privati che per quelli pubblici su gomma.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

7 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Omicidio stradale al conducente della moto? Mi sembra proprio inappropriato, purtroppo la scelta del tram in un contesto urbano inadeguato ha causato anche molte vittime.
    Il comune è colpevole e bisognerebbe denunciarlo alla procura della Repubblica.
    Una città come Venezia con spazi stradali ridotti e a rischio di congestione, doveva utilizzare la rete ferroviaria, già all’epoca della scelta del tram il movimento 5 stelle proponeva la linea ferroviaria già esistente con arrivo addirittura a San Basilio, ma evidentemente gli affari del tram avevano trovato troppi interessi, io lo smantellerei completamente il tram perché non è adeguato alla nostra realtà urbanistica.
    Mi dispiace molto per la coppia dei turisti francesi, quella poveretta vittima del nostro sistema , mi dispiace veramente

  2. Morire a 31 anni….Chissà che i francesi ci facciano un culo tanto, purtroppo come è stato per il professor Vogel, tedesco, morto schiacciato in Canal, Grande è andata in corso una commedia di 14 atti, umiliazioni, delusioni, una ferita sempre aperta e un fiume di spese. Fanno la corsia di un tram in un imbuto per le damigiane, in barba alle scontate conseguenze, è più fermo che in corsa e, questo era già stato previsto e detto appena iniziati i lavori. In Italia basta fare il certificato antimafia, per il resto puoi far tutto. Finita la nuova stazione di Mestre con il flusso incalcolabile di gente che arriverà a Venezia, immagino una carneficina senza fine. Non è possibile che non ci sia una legge che regolamentarizzi la larghezza di una strada, di un ponte dove fare passare una rotaia, non è possibile che nessuno denunci il danno erariale che questo tram comporta, ogni volta che si ferma, ricordiamo che doveva andare fino in marittima. Ultimamente abbiamo governi generosi che allargano bonus, io chiedo un bonus per emigrare da questa città diventata impossibile per tutto, dove manca tutto, invivibile sotto ogni aspetto, praticamente il buco del c del mondo. Sono convinta che molti italiani scapperebbero dalle loro città diventate l’inferno dantesco, così lasciamo alloggi e risparmiamo in tende ed accampamenti per palestre. Fra’ poco i bambini devono andare a scuola chissà in che stato igienico saranno le scuole, non ci voglio pensare. Forse è più probabile che se mi butto dal Ponte di Rialto mi mandino in soggiorno obbligato magari a quota 1200slm. Ci penserò la prossima estate.

    • Hai ragione Patrizia: quando ti butti tu, mi butto anch’io… è probabile che ci diano un “bonus” per andarsene da questa “città”, diventata impossibile per tutto, dove manca tutto, invivibile sotto ogni aspetto…
      Un caro saluto,
      Alberto

    • Giusto Signora Patrizia, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, tutti quelli che hanno potuto, hanno speculato e si sono arricchiti sulla nostra pelle, parlo anche di tutti quei cittadini che hanno rovinato la città per squallida scelta economica, ci hanno lasciato le rovine!!!

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img