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L’autismo e noi. L’Arte al singolare incontra l’autismo. Di Andreina Corso

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L'autismo e noi. L'Arte al singolare incontra l'autismo. Di Andreina Corso
Chi è un ragazzo autistico? Può aiutarci a capirlo il progetto ospitato al Liceo Artistico Guggenheim a Venezia, che mette insieme ragazzi spagnoli della scuola d’Arte di Saragozza e italiani, autistici e non, in una mostra collettiva particolarmente significativa e ricca di spunti di riflessione rispetto una realtà per troppi versi sommersa e ignorata.

L’esposizione svela il talento di questi artisti, racconta il loro e nostro mondo attraverso colori e segni che potenziano la capacità espressiva e comunicativa degli studenti.
“La mostra non è solo un appello all’eliminazione dal nostro linguaggio di etichette stigmatizzanti, ma costituisce soprattutto una rivendicazione dell’arte come linguaggio universale e come mezzo straordinario per aprire porte e generare nuovi scenari”, ribadiscono gli organizzatori, fra questi in primis Chiara Mangiarotti, psicoanalista, presidente della Fondazione Martin Egge, Isabella Albano, preside del Liceo artistico.

Un’occasione preziosa per il nostro interrogarci, conoscere un aspetto della vita che deve uscire dai margini della solitudine e degli stereotipi e invece interagire con il percorso di vita di tutti e ognuno di noi.Ricco il calendario che durante il mese si occuperà autorevolmente dei tanti e differenti aspetti dell’autismo (che riportiamo sotto).Il progetto è patrocinato dall’Asl 12, dall’Università degli studi di Padova e da Scuole e Istituzioni spagnole.

Gli artisti presenti in mostra sono:
Nicolò Asti, Gino Blanc, Lea Clara Ballarin, Stefano Baretta, Gabriel Bocalon, Marco Cattelan, Fabio
Citton, Mariangela Pia Colussi, Enrico Conte, Mattia Dian, Gianluca Giovanelli, Saverio Giupponi,
Luisa Hernández y Anabel Lacasta, Carlos David Illescas Vacas, Martin Giménez Laborda, Natalia
Lisinicchia, Roberta Mancarella, Gonzalo Moreno Causapé, Enrico Minato, Lucile Notin-Bourdeau, Lorenzo Pedrali, Isacco Rocchi, Diego Sanz Felipe, Brenda Vallés Uriarte,Violette K., Luigi Voltolina.

Durante il periodo di apertura della mostra IL MONDO AL SINGOLARE sono previste le seguenti
attività, presso la sede veneziana (Campo dei Carmini) del Liceo Artistico Statale “Michelangelo
Guggenheim”:
venerdì 1 aprile 2016, ore 20
Proiezione del film A ciel Ouvert di Mariana Otero.
Interventi di:
Chiara Mangiarotti
Presidente della Fondazione Martin Egge Onlus di Venezia, psicoanalista SLP
Rosamaria Salvatore
Università di Padova – Dipartimento dei Beni culturali
sabato 2 aprile 2016, ore 11
Inaugurazione della mostra IL MONDO AL SINGOLARE. L’arte incontra l’autismo
Interventi di:
Isabella Albano
Dirigente del Liceo Artistico M. Guggenheim – Venezia
Chiara Mangiarotti
Presidente della Fondazione Martin Egge Onlus di Venezia, psicoanalista
Gaetano Salerno
Docente di Storia dell’arte con specializzazione in Didattica speciale dell’apprendimento – Liceo
Artistico M. Guggenheim – Venezia
Domenico Cardone
Amici della Fondazione Martin Egge
GraciaViscasillas
TEAdir–Aragon
giovedì 7 aprile 2016, ore 17.30
Presentazione del libro Vola più in
lunedì 11 aprile, dalle ore 17 alle
Conferenza sulle tematiche dell’autismo,
A cura della Fondazione Martin Egge
Interventi di: N. Aloisi, S. Cimarelli,
Sono previsti interventi e testimonianze
sabato 16 aprile 2016, dalle ore 10
Conferenza sulle tematiche dell’autismo,
primarie.
A cura della Fondazione Martin Egge
Interventi di: N. Aloisi, S. Cimarelli.
Sono previsti interventi e testimonianze
ore 19
indirizzata a scuole superiori e medie
Onlus con la partecipazione dell’Associazione
C. Mangiarotti, Domenico Cardone, Roberta Favia e
di diversi insegnanti.
alle 12
indirizzata agli insegnanti delle scuole
Onlus con la partecipazione dell’Associazione
C. Mangiarotti, Domenico Cardone, Roberta Favia e
di diversi insegnanti.

Andreina Corso
02/04/2016

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4 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Per quanto riguarda la mia professione di ballerina e coreografa attenta ai bisogni dei ragazzi, so che anche la danza può essere un buon tramite per mettere a fuoco i gesti, le emozioni che rivelano i quadri(stupendi) esposti al liceo Guggenheim di Venezia.
    L’arte fa tirar fuori la parte più intima di ognuno di noi e penso che questo discorso potrebbe essere interessante, mettendolo insieme alle risorse che ogni ragazzo, ragazza possiede, anche se a prima vista non lo rivela.

    Luciana de Fanti

  2. Carissime Sara e Lucia,
    grazie per la generosità delle vostre parole che illuminano il mondo a cui molti di noi tengono e hanno a cuore.
    Che bello vedere e capire che nella vita c’è uno spazio per tutti, che riconoscere le potenzialità di un ragazzo, equivale a salvarlo.
    Che bello sentire una solidarietà civile intorno a questi (ed altri) ragazzi che aspettano solo un cenno, una responsabilità da parte di un mondo adulto, per aver voglia di continuare a vivere e a lottare per la propria e altrui vita.
    Grazie a tutti voi, con animo riconoscente. Teniamoci insieme in questo cammino, non perdiamoci di vista.
    Grazie in particolare ai ragazzi che con la loro arte ci spingono ad essere e sentirci migliori.
    andreina

  3. Salve sono la mamma di Nicolò Asti ,artista che ha esposto i suoi lavori alla mostra .Voglio ringraziare tutti per aver permesso a mio figlio di essere fiero dei suoi lavori,vederlo commentare ,rispondere alle domande e ai sorrisi di chi era presente all’inaugurazione,è stata una gioia grandissima.
    Il loro ” non essere presenti al qui e ora” è solo apparente e noi che viviamo quotidianamente il loro disagio sappiamo che bisogna aver la pazienza di aspettare …Ma in quel momento era ben presente e consapevole fin dalla scelta dell’abbigliamento : la giacca e la cravatta.

  4. buonasera, sono una mamma di un ex studente del liceo artistico Guggenheim, che oggi ha partecipato addirittura come “artista” alla mostra, con alcuni lavori eseguiti quando frequentava la scuola. Attraverso la Vostra Voce vorrei dire grazie alla Scuola Liceo Guggenheim ed in particolar modo ad una insegnante ed alla disponibilità della direttrice scolastica, perchè hanno colto e saputo “tirar fuori” il meglio da quest’alunno “difficile”. Questa è la scuola con la S maiuscola che sa valorizzare i talenti nascosti di questi ns figli “speciali”, che altro non chiedono che essere riconosciuti e rispettati nella ns.società senza vedersi appostati titoli o etichette incatenanti. Quindi benvenute queste mostre che ci aiutano a guardare con gli occhiali della normalità chi prima ritenevamo un “diverso”.

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