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L’acqua del mare del Lido di Venezia è gialla-marrone e puzza in alcuni punti, ecco perché

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L’allarme viene dato dal gruppo social: “Insieme per il Lido di Venezia e Pellestrina”. A scriverne per prima è Federica: “Qualcuno sa cosa sia successo all’acqua della spiaggia degli Alberoni? Ci sono stata poco fa ma c’era una puzza di fogna tremenda e l’acqua era marrone peggio di un canale nei momenti peggiori…impossibile mettere anche solo i piedi in acqua. Un vero peccato perché so che lì di solito l’acqua è molto bella…”.

Da lì si apre una serie di segnalazioni. L’acqua del mare, in molte zone del Lido di Venezia, è giallognola-marrone e “odora di marcio”. Una lettrice un po’ indispettita chiede di “essere più precisi” perché non si può dire che “A Lido è tutto marcio…”. Comprensibile, ma la portata dell’allarme è alta dato che una ragazza conferma: “Ho la capanna agli Alberoni e da noi da tre giorni non si può fare il bagno…”.

Le viene chiesto di precisare meglio perché nessuno ha mai parlato di divieto alla balneazione e la ragazza risponde che di provvedimenti veri e propri non ne sono arrivati, ma che da tre giorni i bagnini espongono la bandiera rossa e sconsigliano “a voce” di entrare in acqua proprio per questo motivo. A quel punto prende forza il sospetto: “Che si tratti della proliferazione del batterio di Escherichia Coli che ha bloccato i bagni al mare nella riviera romagnola?

Perché l’acqua del Lido di Venezia è gialla-marrone e puzza in alcuni punti?

Sui social viene sospettata qualche anomalia sul depuratore, o c’è chi racconta dello scarico di qualche nave. Infine la tesi più accreditata: il proliferare di una nuova super-alga.

Quello che è certo è che c’è preoccupazione tra bagnanti e residenti e che il fatto non è più trascurabile se sono decine le segnalazioni arrivate a Capitaneria di Porto e Arpav.

Di certo c’è poi che ieri, sabato, proprio alcuni tecnici dell’Arpav si sono recati in diverse zone per fare dei prelievi dell’acqua di mare. Tra qualche ora, dunque, avremo la sentenza definitiva.

Intanto la tesi, presunta ma molto accreditata, è che si tratti di alghe che si moltiplicano e che velocemente vanno in putrefazione a causa delle elevate temperature del mare. L’odore che si può talvolta percepire dipende dalla produzione di azoto e fosforo che si liberano proprio in conseguenza alla loro macerazione.

In questo quadro si staglia anche la proliferazione di una nuova alga, fino a ieri non frequente nelle nostre acque perché di origine prettamente tropicale.
Ora invece, proprio a causa delle temperature del mare, sarebbe diffusa praticamente ovunque in Adriatico ed essa si presenta con colorazioni giallo brune, caratteristiche che “contaminano” la tinta anche del mare attorno soprattutto sotto costa.

Di certo, infine, c’è anche che al momento nessuna autorità ha parlato di pericoli per la salute dell’uomo.

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. Buongiorno, Teresa Magon, ieri 4 agosto sono stata agli Alberoni e l’acqua era bellissima e trasparente, credo che l’allarme sia passato, per favore scrivetelo xché arrivano telefonate preoccupate di persone che chiedono informazioni e non vanno agli Alberoni. Grazie

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