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L’abito nero di Babbo Natale. Di Andreina Corso

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Il Natale degli uomini crudeli. Le feste in nome della religione, degli eventi spirituali del mondo.
In alto, in cielo, Babbo Natale e le sue stanche renne, la stella cometa, gli astri, il profumo di neve, il tocco sonoro delle campane che spingono il suono lassù, dove tutto è ignoto. La nebbia e i suoi occhi ciechi, occhi che non vedono, come i nostri. E come i tuoi, Babbo Natale, che dovresti vestirti di nero e non di quel rosso che abbaglia e infligge la percezione del sangue degli uomini, delle donne, dei vecchi e dei bambini morti a causa della guerra, degli stenti, della fame e del freddo.

Non puoi più essere tu a portare doni e pace. Del tuo abito rosso, fa’ una coperta per le renne, che avranno certamente molto freddo e tu, con il vestito nero, controlla quel che avviene nel mondo e vedrai cose che non avresti mai voluto vedere e ti vergognerai di appartenere al genere maschile.

Non voglio offenderti, ma preferirei che quest’anno nel nostro immaginario ci fosse una Mamma Natale, una donna a rappresentare la nascita di Gesù, che in fondo l’ha partorito.
Come chiamare chi uccide? Assassini. Come chiamare chi stupra donne e bambini? Infami. E tu, e noi e ancora altri noi e voi in ogni luogo della terra, cosa proviamo? Ribrezzo, repulsione, terrore, spavento, paura, ripugnanza, raccapriccio, brivido?

Le atrocità, oggi così presenti nel mondo, indifferenti alle invocazioni di Papa Francesco, con la sua voce esile e disperata insieme alla forza instancabile degli uomini giusti, ci dicono che quella specie di uomini è capaci di tutto.

C’è la distanza di un oceano a dividere il bene dal male, c’è un silenzio sinistro a opacizzare il cuore. C’è il nostro disinteresse per i morti, per le donne stuprate davanti ai figli, per gli stupri subiti dai figli stessi davanti alle madri, per i ragazzini impiccati in piazza, per giovani donne uccise per mano del fanatismo religioso.

E noi? Noi resistiamo, voltiamo la faccia dall’altra parte, non leggiamo neppure i giornali, uno sguardo distratto al telegiornale, e poi affondiamo nel paradisiaco cellulare e ci sentiamo buoni quando inviamo un bigliettino rosso con tanti cuoricini dorati ad amici e parenti.

E poi i regali, da confezionare la cena e il pranzo di Natale. E la Santa Messa. E poi i regali da scartare, le urla di gioia dei bambini che ricevono l’agognato cellulare. . . che desideravano tanto e diranno che tu, Babbo Natale, sei stato tanto buono.

Altri bambini riceveranno poco o niente, altri ancora, neppure sanno cos’è questo Natale, al posto dei fuochi di artificio ci sono i colpi sonori di armi raffinate che allieteranno la notte magica anche nei campi di accoglienza libici dove chi ci vive, è regolarmente picchiato e violentato.

E allora? Cos’è successo, cosa ci è successo? E cosa fare per gettare una goccia d’acqua nell’incendio dell’orrore. Basterebbe una goccia per ognuno di noi, una goccia o se preferite una lacrima per dissetare il dolore.

Intanto, caro Babbo Natale, tu, che non hai colpa alcuna, con le tue renne lapponi, del male che incombe sul mondo, vestiti di nero, manda questo messaggio, offrici l’ammonimento con la meraviglia, o se proprio il nero non ti piace, vestiti di grigio.

Il sobrio grigio dentro la festa sfavillante di luci e colori. Potrebbe essere una preghiera, un’intima preghiera di fede, un abbraccio spirituale che ci spinga a riflettere, a non sentirci estranei a un mondo che soffre.

Andreina Corso

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18 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. E’ sempre responsabilità di chi scrive se ci intrappola in una rete di incomprensioni. Se succede è perché non si è stati abbastanza chiari, attenti, se si è parlato di qualcuno senza scrivere dei tanti altri, che meritano attenzione. Credetemi se vi dico che è sempre un problema, per me, mettere il punto sull’ultima parola, sapendo che poi dovrei ricominciare a parlare di donne, di uomini, di paesi, di responsabilità, che non riesco a mettere tutti insieme. Il più delle volte seguo l’impulso dell’indignazione, quei fatti che fanno male, che sono la guerra, la violenza, le ingiustizie. Altre volte seguo l’impulso che mi detta la Poesia, e forse vago in qua e in là fino a perdermi. ..Altre ancora affondo in un dolore che mi si appiccica addosso e la scrittura cerca di liberare lo sconforto e va alla ricerca di qualcosa che assomigli alla verità, un sentimento, una ragione per credere ancora nella giustizia, nel valore che ogni uomo, ogni donna conservano dentro di sé. Mi scuso quindi per l’incompletezza dei miei articoli e vorrei mi credeste quando vi dico che non voglio offendere nessuno, né mi sento Zarathustra quando scrivo ciò che penso e spesso maturato con esperienze di lavoro, di associazionismo e di vita (scuola, ospedale psichiatrico, carcere, senza fissa dimora, anziani…). E poi, anch’io, come tutti (quasi) gli esseri umani al mondo, ho una famiglia, un marito, due figlie, due generi, quattro nipoti. . . . cinque gatti e una cagnolina, la mia Stella. Perché vi racconto queste cose? Perché è Natale e credenti e non credenti devono tentare di capirsi. E spendersi, ognuno con i nostri acciacchi e i nostri guai nel riporre un granello di sabbia sull’arenile, per difenderlo dall’onda.

    • Non intervengo mai, non conosco nessuno qui dentro, quindi spero che mi creda genuinamente: le sue parole illuminano.
      E’ fisiologico che ci sia quaalcuno che la pensi in maniera opposta, ma non smetta di illuminare.
      Buona Nataler a lei e a tutti

      • Grazie infinite, le sue parole mi dicono che posso contribuire alle cose della vita mettendo nel paniere qualche briciola. E grazie anche a tutti gli altri che hanno scritto, tutto è utile a ripensarsi e a tentare di migliorare.
        Con sincera vicinanza e l’augurio che questa giornata sia lieta.
        Andreina

  2. I bambini muoiono in guerra tutti i giorni non solo a Natale e muoiono in guerre di cui non sappiamo niente , come non sapevamo niente della guerra del Dombass dove i bambini muoiono sotto le bombe al fosforo ( OCSE 2014) Ucraine dal 2014 , sono loro forse di serie B? Come i bambini siriani , afghani o Yemeniti o di mezza Africa? E che dire delle donne e i ragazzi impiccati in Iran ? Ci sono foto degli anni 70 di ragazze iraniane in minigonna che vanno all’università!!! Chi ha spodestato lo Scia finanziando Khomeini perché lo Scia era ” cattivo ” e chi ha fatto poi salire al potere Saddam per contrastarlo perché gli si era rivoltato contro ? Come aveva addestrato Bin Laden contro i russi
    E i poveri operai morti costruendo gli stadi del mondiale ? Niente ………Bisogna finirla di scegliere le vittime in base ai propositi che ci propinano perché chi spinge alle guerre ha il proprio interesse economico contro il cattivo ….. Nulla è cambiato da secoli par di leggere oggi le stesse cose che scrivevano contro Venezia dalla lega di Cambrai …..
    Ci si deve mettere a difesa di tutte le vittime e far sì che le guerre non inizino mai ……ma questo è un mondo di affari e di sacchi di soldi nascosti nei trolley….Buone feste a tutti…

  3. Sono obnumilato dalla tendenza di sinistra all’autoflagellazione.
    C’è una festa comandata? Ovvero una festa religiosa trasformata in commerciale? Tutti sono costretti ad indossare la mascherina della festa? Ecco che c’è un sinistrato che si autoflagella. Di Natali ne ho vissuti parecchi, e ad ogni Natale c’è un bambino in Angola che sta male, un panda da sostenere, una coniglio da aiutare, una guerra in europa (da sedare partendo dagli europerti italiani), il malato che soffre, la suora che nevica.
    Mi sa che insieme al cappone a sinistra si tene a servire anche la soddisfazione di mostrarsi contriti e migliori, la famosa “migliorezza antropologica”, frutto di passati lisergici.
    Ora non è questione di colore del vestito del vecchio panzuto, per tradizione sarebbe verde, è rosso grazie alla coca cola, è questione del fatto che panda, malato, guerra e consimili ci sono pure il 12 aprile, però lì fanno meno pandan.
    Peraltro, davvero, per contrare questi tristi episodi occorrerebbe davvero cambiare vita. Però, stò giro i vari savonarola sono gli stessi che hanno le cuccie dei cani e che spesso le guerre le inziano. Qualche domanda occorrerà pur porsela.
    Infine vorrei informare l’autrice di alcune cose:
    – qui in occidente il natale è per lo più la festa dei bambini, ai bambini occorre fare i bambini
    – l’esercito russo, cui lei allude, assieme agli uomini conta anche donne, poche, non pubblicizzate ma ci sono
    – agli atti giudiziari per crimini di guerra ci sono i messaggi delle mogli (che sono donne) dei soldati riussi che inneggiano allo strupro.
    Non è che ci sia la partita donne contro uomini eh!?, ma visto che le lamentele sinistre spesso si vociano con il chiocciolio di “maschio cattivo maschio cattivo”.

      • Cara Lettrice, lei suggerisce di equiparare Corso Angelina all’apparizione della vergine?
        Così per dire…ci sarebbero pure gli atei e a chi non interessa la medesima eh!?

    • Ma per una volta non si può accantonare la propaganda (polemica) politica e fare una riflessione su argomentazioni espresse da un’altra persona?
      Questo testo è a questo orientato,
      e le assicuro che a lei e a tutti noi riflettere fa un gran bene
      Saluti

      • forse non mi sono spiegato .
        le riflessioni a scadenza comandata non sono riflessioni, sono lavacri, presente “sepolcri imbiancati!!” diceva taluno…E peratro, di stì lavacri l’acqua è gentilmente offerta dalla solita parte, certo…è acqua del sindaco eh!?

        • non capisco perché, se non è interessato alle discussioni come pare ovvio, perché continui a venire qua a provocare con le sue facezie.
          Ma non ha altro da fare?
          Non ha nessun altro che la ascolti?

          • Xchè c’è il c..zo di articolo 21 della costituzione italiana (copiato da quella americana, copioni copioni copioni).
            E poi non sapevo che le vostre alte discussioni fossero un privè……..e questo mi attizza pure di più, sa noi briganti…..

          • Abbiamo recuperato i suoi messaggi dal contenitore-spam: era scattata la protezione per ‘click ripetuti’…

    • Magnifico. Bravo come quel signor Gino, che oltre a offendere e ad essere profondamente ingiusti nei confronti di chi cerca di comunicare, di condividere e capire, non vi firmate con il vostro nome e cognome.

      • A parte che non so chi sia Gino, ma, cara Andreina Corso, mi dica, dove l’ho offesa?
        Lei esrprime opinioni e io ne esprimo altre.
        La canzono? Eh bhè, a Natale si regali “L’arte di ottenere ragione” del maestro (non “tale” questa vota) Arthur Schopenhauer.
        Altrimenti consideri il “diritto alla satira” tanto esaltato dalla sinistra.
        C’è Crozza ad ammorbare youtube? E qua ce sto io. Si chiama libertà di espressione.
        A proposito dei nomi, sa questo sito non chiede, a ragione e non solo per non morire, logon e registrazione con riconoscimento,. Quindi io sono Ghino di Tacco dalla fortezza di Radicofani, ma fisicamente potrei essere un pastore nell’Aspromonte dotato di Starlink (notoriamente i pastori sono molto ricchi) e lei potrebbe essere chiunque altr* (guardi le ho pure regalato il detestabile Schwa, ma solo per questa volta e solo perchè è Natale); potrei persino immaginare che ella sia un uiomo di destra che ha tendenze a trasvestirsi…per ridere eh!?
        Cmq Merry Fu..ing Xmas….e se la goda.

      • Cara signora Corso, lei scrive quello che vuole e può rispondere a chi vuole, ma noto che Lei come tutti i personaggi ( più o meno noti ) pubblici ( perchè questo Lei è se scrive su queste pagine ) vanno d’amore e d’accordo solo fino a quando chi risponde la pensa come Lei, nel momento stesso che uno scrive ciò che pensa al di fuori del gregge, subito a ri-marcare che non si firma con nome e cognome, che cosa vuole fare ? lo vuole denunciare alle autorità competenti ? lo vuole sgridare dalle pagine di questo quotidianio ? sappia che anche se uno non si firma, se scrive cose offensive lo può sempre rin-traciare. Detto questo, non condivido una sola parola di ciò che Lei ha scritto, sono per Babbo Natale sempre e comunque, sono per il ragù di carne, per il matrimonio tra uomo e donna, non sono per i vaccini,uteri in affitto, pos, sbarchi di clandestini, pensiero unico globale, vegani,tubisti,e mandrachisti. Forse scrivo facezie come ha scritto qualcuno in risposta a uno che non la pensa come voi, vi consiglio di scrivere tra di voi, così la penserete tutto alla stessa maniera.Mi auguro di averla offesa, se così fosse me ne scuso in anticipo, ma tanto Le dovevo. Resto fermamente convinto che Babbo Natale esiste, e lo so so per le buste con 50 mila euro che ha portato in dono ai parlamentari europei che tanto amano i clandestini al punto da aprire organizzazioni non governative per questi esseri umani più sfortunati di noi. Buoana gironata buon Natale state sereni.Shylock

  4. Eh già guardare oltre il nostro cellulare ci porterebbe nella vita di qualcun altro che non sempre è fortunato come noi!
    Se sapessimo guardare ancora il mondo con gli occhi dei bambini avremmo curiosità e voglia di giocare e metterci in discussione davanti allo sconosciuto.
    Il tanto temuto sconosciuto, quello a cui è vietato rivolgergli la parola ma che spesso è tutto quello di cui abbiamo bisogno.
    Uno sconosciuto a cui raccontare chi siamo davvero veramente!!!!

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