Juventus meritatamente in semifinale. La Signora fa quello che deve: torna nel poker di Champions League. E così, Massimiliano Allegri da Livorno, riesce dove hanno fallito gli squadroni di Fabio Capello e quelli di Antonio Conte.
La Juventus ritorna nella sua prima semifinale Champions dal 2003 e forse mai come questa volta alla fine sono arrivate davvero le quattro squadre più forti d’Europa: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e Juventus.
I delatori della Juventus se la prenderanno ancora una volta con la buona sorte bianconera, che nel pianeta del pallone assume spesso le sembianze dell’arbitro: Giorgio Chiellini lascia via libera a Bernardo Silva, ma rimedia interrompendo l’azione con la mano: giallo. Il difensore avrebbe potuto poi meritare il secondo con un intervento sul collo del piede di Moutinho a centrocampo. L’arbitro scozzese Collum, però, lascia correre.
Poco dopo: Chiellini e Vidal fanno sandwich e Kondogbia diventa una fettina di prosciutto: rigore netto. Per l’arbitro no.
La serata è molto sentita, e i segnali sono l’imprecisione in attacco. E questo si manifesta anche in insospettabili come Tevez e Morata. Anche quando ha l’occasione buona, nel finale del primo tempo.
La partita scorre in una mediocrità assoluta: solo un tiro a testa nello specchio della porta: record negativo di Champions.
Nel secondo tempo è anche peggio, gli errori si moltiplicano ma per fortuna il Monaco non sa approfittare neanche degli errori.
Così la partita scivola via, con il Monaco che mentalmente forse era rassegnato allo 0-0. La Juventus passa il turno meritatamente, e l’impresa è compiuta.
Roberto Dal Maschio
23/04/2015
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