#FinoABerlino, #FinoAllaFinale. Questi gli unici hashtag da twittare per i tifosi della Juventus, per una serata tesa, ma che potrebbe portare grandi soddisfazioni. Allegri ci crede.
Tra la finale e la Juventus rimangono solo il Real Madrid e 90 minuti (o 120 se si va ai rigori), una finale immaginata da nessuno, in primis da Antonio Conte che ha da sempre reputato la squadra e le forze in campo non all’altezza della competizione europea più importante. Agli juventini bastava arrivare ai quarti, in passato però, ora la tifoseria bianconera si aspetta qualcosa di più.
Eppure tutto era iniziato con un claudicante 0-0 in casa con l’Atletico Madrid, ma pian piano gli uomini di Allegri hanno preso fiducia e tra testa e, come sempre, un po’ di fortuna, hanno cambiato il loro destino europeo, trovandosi a giocare una semifinale d’oro.
«Dovremo essere sereni, perché la serenità ti aiuta giocare meglio e, a differenza della partita di Monaco, dove lo 0-0 poteva bastare anche per le caratteristiche degli avversari, ora questo risultato è impossibile – ha dichiarato ieri Allegri in conferenza – Qui con il Real madrid bisogna fare una partita diversa, molto buona, per non dire ottima, sul piano tecnico, nella fase offensiva, in fase di costruzione, quando saremo sotto pressione. Ci vuole coraggio perché siamo qua, a 95 minuti da Berlino, non vedo perché non dobbiamo avere la finale in testa e soprattutto credere di arrivarci. Un’occasione importante, che all’inizio nessuno si aspettava. Quindi siamo qui e a Berlino bisogna andarci».
«La parola che ci accompagna è orgoglio – chiude Buffon, uno che Berlino ce l’ha impressa nel cuore – quello che so è che la Juventus deve andare via da qui senza rimpianti e per riuscirci non dobbiamo ridurci a difendere il risultato, altrimenti usciremo malconci».
Sara Prian