Il match tra Inter e Juventus (questa sera alle 20,30) è un evento diverso per entrambe le squadre, poiché stavolta non ci sono in gioco i titoli di campione d’Italia. Negli ultimi mesi, Allegri e Inzaghi si sono battuti per il secondo posto del campionato, a debita ragione, dal momento che le loro squadre si sono posizionate costantemente sui 2 punti di media, pari a circa 76 punti alla fine del campionato. Due anni fa, un tale ritmo non sarebbe stato sufficiente per garantire nemmeno il quarto posto, mentre l’anno scorso la Juventus finì quarta con 70 punti dopo aver speso 80 milioni per Vlahovic nel mercato invernale.
L’Inter ha iniziato il 2023 fermando per la prima volta Spalletti, ma le partite successive hanno chiarito che la squadra di Napoli era ancora la favorita. Dopo la maxi sosta per il Mondiale, la Juventus ha guadagnato due punti in più rispetto all’Inter, che ha mollato 10 punti su 27 nel nuovo anno contro le squadre minori.
Tuttavia, al momento la penalizzazione di 15 punti ha spostato la Juventus indietro nella classifica virtuale. La squadra, dopo aver subito il contraccolpo e sentito il loro allenatore parlare di «sfida salvezza» a Salerno, adesso ha cambiato strategia e comunicazione, ritrovando gli stimoli giusti. In attesa della sentenza, Allegri ha il dovere di ripetere al suo spogliatoio e ai tifosi che «bisogna difendere il secondo posto perché abbiamo 53 punti che sono 3 più dell’Inter, 5 più del Milan, 4 più della Lazio e 6 più della Roma. Noi non dobbiamo valutare quello che succede fuori dal campo. Se a fine anno la squadra al netto delle sanzioni sarà sesta o quinta vorrà dire che la stagione non sarà andata bene. In questo momento bisogna difendere il secondo posto, che è quello sul campo».
Inzaghi considera invece legittimo il suo secondo posto, dato che il Milan ha fallito il sorpasso. Il tecnico dell’Inter sa che è meglio considerare la Juventus come la diretta concorrente. Tuttavia, non può conoscere l’esito del ricorso bianconero al Collegio di garanzia del Coni del 19 aprile, che potrebbe influire sulla classifica.
Inzaghi però è un allenatore vincente… a disagio: sono forti le voci dei possibili suoi sostituti per mancata soddisfazione della società, ma non sono pochi a pensare che nessuno avrebbe fatto di più con le risorse messe a disposizione proprio dalla società.
Infine: la Juventus è stata la vittima preferita di Inzaghi dal 2016, in quanto nessuna squadra l’ha battuta più volte (7) e nessuna l’ha usata come metro di paragone in maniera altrettanto convincente, vincendo due Supercoppe con la Lazio e i due trofei vinti dall’Inter nella stagione precedente. In particolare va ricordato il 12 gennaio 2022, quando per vincere il quarantunesimo titolo, l’Inter batte la Juventus 2-1 ai supplementari e si aggiudica la Supercoppa italiana.
