In merito alla notizia riportata dalle cronache secondo la quale un’infermiera dell’ASL di Piacenza avrebbe iniettato soluzione fisiologica al posto dei vaccini, certificando tamponi fasulli in cambio di denaro al fine di garantire Green Pass a no vax compiacenti, l’Ordine delle Professioni infermieristica di Venezia, cui l’infermiera indagata risulta attualmente iscritta, esprime la più forte condanna di tale illecita condotta che, oltre a danneggiare la salute pubblica, è gravemente lesiva dell’immagina pubblica e della professionalità degli infermieri ed offusca in modo indegno l’impegno degli iscritti che, con massima professionalità, umanità e dedizione, lavorano quotidianamente per il bene comune, mettendo a rischio la salute per la tutela della collettività.
«Qualora le responsabilità dell’indagata venissero accertate – dice Marina Bottacin, Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Venezia – non esiteremo ad assumere ogni provvedimento disciplinare idoneo a sanzionare la illecita condotta posta in essere, talmente grave da comportare un’evidente violazione delle norme del codice deontologico e dei principi posti alla base della professione infermieristica e sanzionabile con la radiazione dall’Albo.
L’OPI di Venezia ha già convocato un consiglio straordinario al fine di deliberare la sospensione dell’indagata dall’esercizio della professione per tutta la durata della misura restrittiva della libertà personale.
Andate alla consegna dei prelievi di sangue alle 10 del mattino all’ospedale civile di Venezia , c’è da farsi un sacco di risate
Perché non fate la stessa cosa con gli infermieri iscritti che lavorano in nero ? Non sono forse lesivi della professione oltre che evadere il fisco?