Si è svolta domenica pomeriggio davanti a un gran numero di residenti l’inaugurazione dell’albero di Natale di Via Garibaldi, nel sestiere di Castello, a Venezia.
Un abete particolare, perché costituito da tasselli 15 x 15 cm interamente realizzati all’uncinetto. Del suo allestimento si è occupata l’associazione ‘Un filo che unisce da Trivento a Venezia’: per 12 mesi l’oratorio salesiano ‘Leone XIII’ ha ospitato un grande laboratorio artigianale che ha coinvolto tantissime donne della zona, dai 6 ai 91 anni.
A raccontare la genesi dell’albero è Ornella Bottion, portavoce dell’iniziativa: “Tutto è partito da Trivento, in Molise, che nel Natale 2018 aveva creato un albero simile. Pensai che l’idea potesse essere replicata anche qui, e a gennaio siamo partiti con un workshop senza distinzioni d’età, perché ogni pezzo poteva essere realizzato anche da mani inesperte”.
L’operazione non passò inosservata e ottenne l’attenzione del Comitato S.Pietro, che richiese all’associazione un arazzo confezionato con la stessa tecnica, da apporre sul campanile durante la tradizionale sagra estiva. “Ci mettemmo al lavoro – continua Ornella – e lo terminammo in tempo. I pezzi che lo componevano erano di grandezza maggiore, 40 x 40 cm, e vennero venduti con un’offerta base di 3 euro. Il ricavato fu interamente destinato al reparto pediatrico dell’Ospedale Civile di Venezia.”
Dopo l’estate, l’associazione è tornata al lavoro sul progetto originario, arrivando senza intoppi all’assemblaggio, la parte più impegnativa di tutta l’operazione.
Una volta ultimato, l’abete è stato posto davanti ai Giardini Napoleonici, per allietare con i suoi mille colori l’intera Via Garibaldi.
Saranno in vendita anche i pezzi dell’albero? “Sì, ovviamente non quelli che lo costituiscono – sorride Ornella – quelli che vendiamo sono frammenti 15 x 15 cm, realizzati nello stesso laboratorio, grazie al lavoro congiunto di tutti gli abitanti della zona. E anche in questo caso devolveremo i proventi al reparto pediatrico dell’Ospedale Civile.
Al taglio del nastro erano presenti anche l’Assessore alle Coesione Sociale Venturini, il primario di Pediatria di Venezia Maurizio Pitter e il dirigente medico Luigi Memo, che hanno manifestato il loro plauso all’operazione.
“Via Garibaldi – conclude Ornella Bottion – è una delle ultime aree della città rimaste ai Veneziani, e con queste iniziative vogliamo coinvolgere tutti affinché la zona rimanga viva. Con l’evento di oggi abbiamo dimostrato che, lavorando insieme e rimanendo uniti, si può anche fare del bene”.
Nino Baldan
(foto di Claudio Silvestro)