NOTIZIE ITALIANE | E' la prima vera prova pratica del governo: dopo gli annunci sull' IMU, la tassa sulla casa è qualcosa di ancora non ben decifrato.
Accade tutto ieri, all'inizio sono rose e fiori nel momento in cui il presidente del Consiglio, Enrico Letta, incassa la fiducia bipartisan anche del Senato e vola a colloquio con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ma subito dopo comincia a serpeggiare la prima grana: l'Imu si pagherà ancora? E se no, dove si troveranno i denari che mancano?
Silvio Berlusconi, che in campagna elettorale ne aveva promesso l'abolizione e la restituzione di quella dello scorso anno, non vuolesentire ragioni. Il Pd, imbarazzato, con il ministro Dario Franceschini spiega: “L'Imu non verrà tolta, ci sarà una proroga per la rata di giugno”. Ma il Pdl risponde: “O via l'Imu o via Letta. Non sosterremo un governo che non attua queste misure né lo sosterremo dall'esterno”, dice chiaro Berlusconi.
Il punto, però, è la copertura finanziaria e non è questione semplice, tanto che a fine giornata Letta stesso risponde 'brutto' all' Unione Europea, dopo che si era espressa con un 'altolà ' verso l' Italia: “deve rispettare gli «obiettivi di bilancio» senza indebitamento”. Al che il neo premier risponde piccato: “Manterremo gli impegni e tutto starà dentro quegli impegni. I modi e le forme con cui troveremo le risorse è roba di casa nostra e non devo spiegarla a nessuno”.
La tassa dell' IMU, che sia abrogata o rinviata, farà ancora parlare di se', perchè vale 4 miliardi di euro in due rate.
Mario Nascimbeni
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[01/05/2013]