Il Milan riesce a riacciuffare in extremis la Sampdoria, grazie ad un autorete di uno sfortunato Duncan, e portarsi a più uno sull’Inter, ma la rincorsa all’Europa si fa ogni settimana più amara. I rossoneri avevano dimostrato carattere grazie ad un primo tempo in cui spingeva e ragionava, ma alla ripresa, la squadra torna in campo senza idee, impalpabile, con la luce spenta. Come quella di San Siro che ha un blackout di 9 minuti tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, ma quando le luci tornano a giocare c’è solo la Samp.
Mihajlovic cambia modulo, spostando Soriano a destra e accentrando Okaka e i blucerchiati si trasformano. Eto’o diventa imprendibile e, seminando il panico, offre proprio a Soriano l’assist per l’1-0. Inzaghi continua a vedere blackout nella sua squadra nonostante attacchi e cerchi il tanto atteso pareggio. Ma non c’è guizzo,
Van Ginkel viene bloccato da Viviano, Abate murato dalla difesa, Antonelli e Cerci non trovano la porta, il colpo di testa di Destro è troppo centrale. A punti stravince, ma occasioni davvero limpide non se vedono. Fino a che una rovescia di De Jong porta Duncan a compiere un autorete e a portare la partita sul 1-1 finale.
«Avremmo dovuto chiudere il primo tempo in vantaggio – si rammarica Inzaghi – Dovevamo essere più velenosi ma ci sono ancora in palio 24 punti, e finché l’aritmetica ce lo consentirà non smetteremo di inseguire l’obiettivo».
Sara Prian
13/04/2015
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