Per Roberto Mancini si tratta di una sua (ennesima) rentrée: a Bergamo aveva vinto la sua prima partita di campionato da allenatore dell’Inter (3-2, 22 settembre 2004) e oggi il suo ritorno interista coincide con una difficile e bella vittoria a Bergamo. Icardi non c’è e Guarin sale in cattedra 4 a 1 all’Atalanta ma soprattutto un prova di forza di un’Iter organizzata.
La giornata era cominciata decisamente male: perso Icardi per sindrome gastro-intestinale che torna a casa prima della partita.
Poi prosegue peggio, con un’Atalanta al fischio d’avvio al massimo del suo furore agonistico, spinta dal un pubblico incredibile.
La scolta al 55”: un fallo di Bellini su Guarin provoca il rigore, che Shaqiri realizza. Il vantaggio, però, scatena ancora di più i bergamaschi che si impossessano di tutte le zone del campo.
L’Inter balla ma tiene, almeno fino al pareggio sul sinistro di Maxi Moralez.
Da questo momento si è visto il lavoro di Mancini. Non appena l’Atalanta ha rallentato un attimo, i nerazzurri sono tornati a spingere, con movimenti organizzati, con schemi e idee in testa.
Guarin, nella giornata in cui non c’è Icardi, sale in cattedra.
Grazie a Brozovic di insostituibile appoggio nelle due fasi di sinistra, per lui si aprono spazi e così, con un tiro a girare di sinistro che lascia fermo Sportiello, ripristina il vantaggio.
Di nuovo Guarin con un pallonetto delizioso (18’ s.t.) e poi c’è spazio per Palacio che ha sfruttato un rimpallo di Stendardo (28’).
4-1, ma soprattutto l’idea che l’Inter sia tornata una squadra.
L’Atalanta, non poteva fare di più perso per infortunio Moralez all’intervallo, rimasta in 10 per un doppio giallo a Benalouane.
Roberto Dal Maschio
[16/02/2015]
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